GLI EROI DELLE CASE POPOLARI (CON VIDEO)

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Milano 16 Gennaio – Gabriella, una inquilina delle case popolari milanesi che recentemente si è distinta per affermare, di fronte alle occupazioni selvagge di appartamenti nel suo quartiere, il diritto alla legalità e al riposo  notturno degli inquilini regolari, ha deciso di tenere un diario.

Recentemente è stata premiata dal comune di Milano per la sua attività nel quartiere, e insieme a lei  hanno avuto il riconoscimento dell’Ambrogino due associazioni di inquilini .

Durante la cerimonia al teatro Dal Verme  ha conosciuto altri inquilini nelle sue stesse condizioni e con i suoi stessi valori morali. Decide  cos di confidarsi con un diario, apre il computer e incomincia a raccontare…

Ecco le voci dei tanti  inquilini milanesi che lottano per ripristinare la legge nelle case popolari, ormai diventate preda dei numerosi  racket mafiosi che organizzano le occupazioni abusive.

Gli appartamenti Aler  liberi e destinati ad anziani, handicappati , coppie giovani indigenti  ( magari in graduatoria da anni ) vengono sempre più  spesso “venduti “( dai 300 ai mille  euro) a famiglie di disperati senza requisiti che dopo aver pagato si ritrovano ,chiavi in mano, dentro   gli  appartamenti : con le porte blindate sfondate  a cura del racket. A queste organizzazioni criminali si affiancano centri sociali violenti  e intolleranti che organizzano occupazioni abusive e alimentano una guerra tra poveri.

Come reagire? Gabriella racconta tante  storie dolenti di donne, inquilini, giovani (residenti regolari)  che, lasciati soli dalle istituzioni e dal Comune, desiderano  che la legalità torni nelle case  popolari, ormai allo sbando e nel completo degrado. Parlano anche le vittime inconsapevoli del racket: famiglie di marocchini e di rom, che hanno pagato il racket per poter entrare in appartamenti lasciati vuoti e che però vorrebbero  ora un contratto regolare.

Quasi tutti gli occupanti si attaccano abusivamente al contatore del gas e della luce: bollette che pagano gli inquilini regolari e il Comune.

Gabriella  scopre che molti inquilini in regola con l’affitto ora reagiscono: si stanno organizzando in comitati spontanei; vigilano negli stabili, organizzano gruppi di aiuto psicologico  agli anziani spaventati dalle occupazioni , fanno la guardia agli appartamenti sfitti, sventano occupazioni, a volte rischiando aggressioni, ricevendo minacce e danneggiamenti ai propri beni da parte dei racket .

E tutti chiedono ai funzionari dell’Aler, che gestisce un notevole patrimonio pubblico immobiliare, di intervenire celermente per l’assegnazione di case, nella loro ristrutturazione una volta rese libere.

Il diario  si conclude a capodanno, quando qualcuno organizza un vero  attentato alla casa di Gabriella : sono dei  ragazzi forse di qualche centro sociale, forse bevuti che nella  notte di capodanno tirano alcune bombe carta sul davanzale della villetta Aler in viale Romagna, dove Gabriella dorme. Erano le 3 del mattino….

Ma la web serie si conclude in un modo più positivo e meno drammatico, quasi felliniano; una orchestrina di rom aspetta, insieme a  Gabriella e agli inquilini che hanno raccontato le loro storie, la  ex assessore alla casa  in Regione, Elena Bulbarelli: Elena ha deciso di fare una visita nelle case popolari di via Bolla, al Gallaratese, dove Gabriella ha raccolto le testimonianze più drammatiche.

La Bulbarelli entra nel caseggiato e per omaggiarla le donne del palazzo le offrono un mazzo di fiori, mentre l’orchestrina suona per lei.

Una web serie di 14 puntate ( da dodici  minuti l’una ) scritta e diretta da Claudio Bernieri con le musiche originali di Luciano d’Addetta. Oltre tre ore di storie vere, disperate, provocatorie, maledette, registrate in presa diretta  in quei quartieri popolari dove la stampa zerbino e i giornalisti “copia –e- incolla” non vanno mai. Quartieri che  i politici milanesi, in vista delle prossime elezioni per il sindaco, dovrebbero frequentare di più : le case Aler sono un enorme serbatoio di voti  in caduta libera, voti che  orienteranno la prossima scelta di un sindaco.

PRIMA PUNTATA: il diario di Gabriella

Gabriella tiene un diario sulle case popolari: presenta uno dei tanti quartieri dove centinaia di appartamenti pubblici sono stati assaltati recentemente da  abusivi. Principali vittime ,gli anziani che spesso tornando a casa da un ricovero ospedaliero,  trovano il loro alloggio occupato da una nuova famiglia….E finiscono all’ospizio.In questo degrado morale e legale, ecco la ricetta provocatoria di un anziana staffetta partigiana: risponderà sparando a chi gli occupa la casa, vista la diffusa illegalità nel quartiere e l’assenza della legge. Milano è allo sbando?