Vogliamo i Vigili al servizio della città, non della Giunta

Fabrizio c'è Milano

Milano 4 Settembre – Se si sfoglia questo giornale, in 5 minuti si coglie quale è oggi il principale problema denunciato da cittadini e comitati di quartiere: l’assenza di presidio e di controlli che si traduce nel degrado, nei soprusi, nella paura dei più deboli e nella libertà indisturbata dei più furbi e dei delinquenti.

Perché Milano in diversi quartieri è fuori controllo? Le regole, leggi nazionali e regolamenti comunali, ci sono. Mancano i controlli, manca chi applichi le leggi e chi le faccia rispettare.

Lo strumento principale per fare ciò di cui dispone il Comune sono i Vigili Urbani, più di 3000 a Milano. Se analizziamo le proteste e le segnalazioni di cittadini e comitati salta fuori una costante. “Noi chiamiamo i Vigili ma non arriva nessuno” si sente spesso ripetere.

Esiste dunque un problema Vigili. Sono mal organizzati? Certamente è un fallimento l’utilizzo di 400 vigili di quartiere che passeggiano in bicicletta.
Sono mal impiegati? Certamente sono mal dislocati, basti pensare ai 120 vigili che presidiavano Piazza Castello e agli 0 in Stazione Centrale . Hanno delle direttive politiche per cui intervenire su certe questioni e tralasciarne altre? Gli esempi sarebbero infiniti: nessuna lotta agli abusivi e tanti controlli sulla Cosap, multe agli esercizi pubblici e nessun intervento sul frastuono generato da centri sociali e ritrovi etnici nei parchi. Ma soprattutto quella frase del centralino ai cittadini/contribuenti di Milano: ” Ci spiace non possiamo intervenire siamo impegnati altrove”.

Stiamo preparando un dossier e una proposta alternativa alla (in)sicurezza di Pisapia e Granelli. Aiutateci, segnalandoci disfunzioni e esigenze dei quartieri.

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