Dalla Fiera del Tessile buone notizie ed un occhio preoccupato alla Russia

Lombardia Milano

Milano 11 Settembre – Oggi 11 settembre 2014 si conclude Milano Unica, il Salone italiano del tessile, che ha avuto luogo in questi giorni negli spazi di Fieramilanocity. In questa diciannovesima edizione è stato presente anche il settore della conceria con inedite collaborazioni tra marchi storici.

Alla Fiera è stato affiancato lo slogan “il made in Italy fa squadra” come evidenziato con grande soddisfazione del Presidente di Milano Unica Silvio Albini: “Novità legate da un fil rouge rappresentato dalla sinergia tra i vari attori del made in Italy di eccellenza.”

Albini ha poi sottolineato: “A livello internazionale si assiste ad una crescente attenzione nei confronti della qualità dei tessuti italiani: nel nostro settore ci sono aziende che non solo sono sopravvissute alla crisi, ma hanno grande successo nel mondo.

Ottime notizie che però rischiano di essere meno positive in futuro a causa delle sanzioni che l’Unione Europea ha intenzione di comminare alla Russia in seguito alla crisi con l’Ucraina. Già in molti, al partire dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, avevano nei giorni scorsi espresso le loro preoccupazioni circa possibili ricadute negative sull’economia italiana di queste sanzioni. Tanto da spingere lo stesso Berlusconi ad avviare una difficile mediazione per cercare di riportare il suo storico amico personale Vladimir Putin a più miti consigli. Forte è l’impatto negativo che le sanzioni possono avere sugli utili del settore tessile. Per questo il Presidente di Sistema Moda Italia Carlo Marenzi ha rilevato la necessità di utilizzare strumenti di pressione politica diversi dalle sanzioni economiche: “La Russia è Europa, e bisogna includerla, non escluderla: dobbiamo trovare altri sistemi.

Sugli aspetti di marketing si è concentrato, invece, il pensiero del Patron di Eataly Oscar Farinetti: “Non sono esperto di moda, ma so che bontà e bellezza italiane hanno in comune il fatto di essere apprezzate in tutto il mondo. Bisogna fare rete per realizzare una narrazione del prodotto italiano e creare così posti di lavoro.

Un pensiero con il quale non ci si può non trovare d’accordo. Sarebbe bello che lo slogan “il made in Italy fa squadra” fosse accompagnato al maggior numero di manifestazioni possibili.

 

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