Milano 18 Settembre – Non c’è il regolamento unico in edilizia, mentre ci sono la Super SCIA e le agevolazioni per chi acquista casa dal costruttore e poi la affitta. Queste alcune novità contenute nei 45 articoli del decreto 133/2014 “Sblocca Italia” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre e in vigore dal 13 settembre.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto scorso, ha impiegato due settimane prima di diventare operativo, passando attraverso correzioni ed eliminazione di alcune norme inizialmente previste.
Oltre al regolamento unico edilizio, che avrebbe uniformato le norme per tutti gli 8mila Comuni d’Italia, sono sparite le semplificazioni per gli interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni e per i piccoli impianti da fonti rinnovabili. Restano invece le norme di rilancio del Made in Italy e una serie di novità per affitti, imprese del turismo e finanza delle PMI.
Fra le misure qualificanti in materia di rilancio edilizio spiccano la semplificazione dei permessi per costruire o ristrutturare immobili. Basterà una semplice comunicazione di inizio lavori (non sarà più necessaria la Scia) per interventi come l’accorpamento di più appartamenti nello stesso immobile. Sarà possibile, poi, ottenere un permesso di costruire in deroga alla destinazione d’uso per interventi di riqualificazione urbanistica, ad esempio in aree industriali dismesse.
Per sostenere il mercato degli affitti, niente imposte di bollo per il contratto che riduce un precedente canone di locazione. Prevista l’annunciata agevolazione per chi acquista direttamente dall’impresa costruttrice l’invenduto e poi destina l’immobile all’affitto. Si tratta di una deduzione fiscale del 20% del prezzo dell’immobile, su un tetto massimo agevolabile di 300mila euro. A seguire: estensione a tutti i contratti della formula del rent to buy prevista dal decreto casa solo per i canoni concordati (è la formula contrattuale che prevede un contratto di locazione finalizzato all’acquisto dell’immobile dopo una determinato numero di anni).
Per quanto riguarda le imprese e il rilancio del Made in Italy si segnalano misure per il sostegno alle esportazioni, alle fiere, alla valorizzazione delle produzioni di eccellenza, alla promozione dell’e-commerce delle PMI.
La parte dedicata alle semplificazioni burocratiche prevede il potenziamento della Cassa Depositi e Prestiti, agevolazioni fiscali per la finanza di progetto, semplificazioni sui project bond, l’istituzione di un fondo per la capitalizzazione delle imprese. Infine, il rifinanziamento della cassa in deroga 2014.
Nato a Roma, laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche,
ha ricoperto ruoli dirigenziali nella Pubblica Amministrazione.
Attualmente collabora con il Dipartimento Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano. E’ autore di numerosi articoli in tema di diritto alimentare su riviste di settore. Partecipa alla realizzazione di seminari e tavole rotonde nell’ambito del One Health Approach. E’ giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.