I talebani delle piste ciclabili vogliono abbattere la Magnolia secolare

Fabrizio c'è Milano

Milano 26 Settembre – Nuova follia degli ecochic che governano (si fa per dire !) Milano. La Magnolia che da più di un secolo domina Largo Cairoli sta per essere abbattuta. L’enorme e serena macchia verde che è situata tra via Dante e Via Cusani dà fastidio con le sue radici all’unica grande opera che Pisapia consegnerà alla città: la pista ciclabile Duomo -Castello -Pagano !

Per costruire una vera e propria autostrada ciclabile, con tanto di cordoli e incroci si spenderanno 7 milioni di euro. Il tutto in una zona che, essendo isole pedonali sia Piazza Castello, via Dante e il Parco Sempione, non necessitava di particolari protezioni.

Ma la protervia con cui si vuole abbattere una magnifica magnolia che resiste da un secolo a traffico, guerre e trasformazioni lascia allibiti. I talebani delle ciclabili, simbolo di un ambientalismo astratto ed ecochic, sacrificano una pianta gigantesca per la loro ansia di obbligare tutti a usare la bici per muoversi. I ciclisti peraltro, se richiesti del loro parere, preferirebbero non sradicare la magnolia e saprebbero individuare i percorsi più agevoli.

Dopo la paulonia di Brera e i 168 olmi di via Mac Mahon anche la grande magnolia è in pericolo. Stamattina chiederò al Corpo forestale di vincolare come albero secolare la pianta. Insieme al Comitato Castello siamo pronti a incatenarci contro l’ultima follia di Pisapia.

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