Milano 1 Ottobre – L’arresto del gruppo di nomadi, responsabili probabilmente di una decina di rapine violente riporta l’attenzione sulla situazione esplosiva di Via Idro. Da tempo denuncio l’incredibile realtà dell’area intorno al campo, in questa zona anche recentemente dei ciclisti che percorrevano la ciclabile della Martesana sono stati minacciati perchè testimoni di un furto. I furti e gli scippi in zona sono in costante salita, così come le aggressioni dovute alle faide familiari interne al campo. I cittadini della zona sono esasperati anche perchè il numero di campi, accampamenti e insediamenti di rom in zona è in salita. Tra Via Padova, Cascina Gobba, Quartiere Adriano e Crescenzago sono tantissime le postazioni fisse di nomadi da cui partono poi, spesso, i raid per furti nelle case e rapine. Ho chiesto magiori controlli, videosorveglianza, sgomberi immediati, ma il Comune, evidentemente in difficoltà, non sa come intervenire. La Giunta, figlia di un’ideologia buonista e lassista, dorme e lascia che le periferie milanesi diventino luogo di criminalità abituale. L’unico atto della maggioranza, in merito al campo di Via Idro, è stato ipotizzare uscite dal campo, per le famiglie ritenute vittime delle faide tra clan familiari, con prospettive di case popolari e lavoro. Ecco il volto della giunta Pisapia che chiude gli occhi di fronte alla dimostrazione odierna che il pericolo è reale e costante e che i loro proclami di integrazione sono un fallimento. Fino a quando dovremo sopportare questa resa alla criminalità proveniente da Via Idro e dagli altri campi rom in città?
Silvia Sardone (Consigliera di F.I. di Zona 2)
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