Milano 1 Ottobre – Nell’era della globalizzazione culturale, l’identità di una città si misura soprattutto con le persone, le associazioni e le fondazioni che hanno lasciato tracce indelebili sul territorio.
Non parliamo dunque nè di spazi espositivi e neppure di musei, dal momento che spesso le collezioni non sono necessariamente rappresentative di una comunità (ciò vale soprattutto per i musei contemporanei). Al contrario le cosiddette case-museo, quando significative e ben gestite, sono in grado di esprimere il «genius loci» attraverso storie e personaggi unici e irripetibili. A Milano, capitale anche culturale, gli esempi non mancano tra storia passata e recente, anche se la città un po’ distratta ne conosce pochi. Di tutto questo (e anche di più) parla un progetto intitolato «Storie Milanesi» promosso dalla Fondazione Adolfo Pini a cura di Rosanna Pavoni. Un sito, anzi un portale, anzi un «luogo digitale» presenta a partire da oggi la prima mappatura delle più importanti case di cultura, compresi gli studi e gli atelier d’artista che arricchiscono il patrimonio della città. Il progetto ha selezionato quattordici luoghi in cui scrittori, artisti, architetti o grandi collezionisti hanno vissuto ed operato: oltre alla suddetta Fondazione che detiene la memoria storica del pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), il percorso digitale comprende la Casa del Manzoni, la Casa Museo Boschi di Stefano, lo Studio Museo Francesco Messina, l’Associazione per Mario Negri, il Centro Artistico Alik Cavaliere, il FAI – Villa Necchi Campiglio, Fondazione Achille Castiglioni, la Fondazione Corrente-Studio Treccani, Fondazione Franco Albini, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli, Spazio Tadini. Un nuovo modo per (ri)scoprire Milano in vista dell’Expo – ma non solo – sui display di computer, tablet e telefonini, con visite guidate virtuali e approfondimenti storici.
A guidare il visitatore (e possibilmente ad invitarlo a visite reali), è una delle penne narranti contemporanee più vicine alla città e ai suoi simboli, lo scrittore Gianni Biondillo. Il suo ipertesto introduce il percorso e pennella i ritratti dei personaggi che hanno fatto la storia della nostra città, quei nomi che meglio hanno rappresentato e rappresentano l’identità della Milano del fare. I testi, letti sul sito da Laura Pasetti in italiano e in inglese, offriranno durante la navigazione diverse chiavi di lettura attraverso i quartieri e i periodi storici dalla prima metà del XIX secolo fino ai giorni nostri.
Mimmo di Marzio (Il Giornale)
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