Anche i sindacati stroncano Pisapia

Fabrizio c'è Milano

Milano 2 Ottobre – Tatiana Cazzaniga della Cgil funzione pubblica risponde al Sindaco:

I – “Non pensavo che fossimo così importanti da meritare la sua attenzione in prima serata visto che in questi anni non si è mai degnato di riceverci, mentre in campagna elettorale ha incontrato anche i commessi raccontando e promettendo un cambiamento radicale nelle relazioni sindacali”. E’ la dura posizione espressa su Facebook da Tatiana Cazzaniga, della segreteria Fp Cgil Milano, dopo le parole del sindaco Giuliano Pisapia, ospite ieri sera a Ballarò. “La realtà non è quella che ha descritto Pisapia”, sostiene Cazzaniga, segretaria Fp Cgil per l’Ente Comune, che nel post – già molto condiviso e diffuso in rete – spiega che il sindaco “ha attaccato le Organizzazioni Sindacali perchè secondo lui avrebbero minacciato uno sciopero al Comune di Milano solo per lo spostamento dei commessi”.
“L’assemblea generale che verrà convocata nei prossimi giorni – scrive la sindacalista – toccherà argomenti quali: le politiche occupazionali dell’Ente che prevedono assunzioni inferiori a quelle oggi possibili per legge, le mancate risposte al precariato storico, più volte preso in giro da questa Amministrazione, la mancanza di volontà di assumere a tempo indeterminato i lavoratori espulsi dalle fabbriche in età fuori target per trovare un altro posto di lavoro e che da tempo lavorano nei cimiteri facendo un lavoro che fino a qualche anno fa nessun italiano si candidava a svolgere, la minaccia di tagli salariali che potrebbe arrivare a centinaia di euro, per non parlare delle condizioni in cui operano educatrici di scuola dell’infanzia e asilo nido perchè il Comune pur potendo non assume. E che dire – scrive ancora – dei servizi sociali per cui il Comune di Milano non prevede nessuna assunzione di educatori dei centri diurni disabili. Ovviamente – prosegue Cazzaniga – l’indifferenza totale che la giunta ha dimostrato per le lavoratrici e i lavoratori di Milano Ristorazione che hanno scioperato compatti per protestare contro le condizioni limite in cui lavorano per 384 euro al mese senza che il Comune dia alla società la possibilità di aumentare il proprio orario di lavoro che garantirebbe un innalzamento della qualità del servizio oltre che un miglioramento delle condizioni materiali di queste persone, è inaccettabile. Durante il presidio tenuto in Piazza Scala la Giunta era riunita, l’assesora al personale guardava dalla finestra, altri due entrando non si sono neanche fermati a guardare questi lavoratori quasi tutte donne. E allora sono troppo poveri, troppo proletari per degnarli di uno sguardo, così come i commessi che si sono rotti la schiena nelle cucine o nei servizi all’Infanzia. Nella speranza che quando convocheremo la conferenza stampa qualcuno voglia ascoltare le nostre motivazioni abbiamo anche qualche sorpresa da annunciare. Piuttosto che denigrare sindacati e lavoratori pensi a spiegare, caro Sindaco, gli aumenti oltre il 100% della Tasi: meno di 60 metri quadri 253,68 euro, contro gli 81 euro del 2013! Che tristezza e che vergogna”.

 

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