Venditori abusivi in Corso Buenos Aires, i commercianti protestano

Milano

Milano 11 Ottobre – A Milano purtroppo l’illegalità diventa spesso normalità. E’ il caso anche del mercato abusivo di prodotti contraffatti che ha sede ogni giorno lungo Corso Buenos Aires. Tra i 5 ed i 10 venditori smerciano illegalmente roba contraffatta con il marchio delle migliori griffe italiane ed internazionali, producendo una concorrenza estremamente sleale nei confronti dei regolari venditori di tali marchi.

Tante sono state le denunce da parte dei commercianti della zona ai media, alla politica ed alle autorità competenti. Ma nulla è cambiato. Le forze dell’ordine spesso interpellate purtroppo si trovano a dover far fronte ad un impianto normativo che non punisce adeguatamente questo tipo di reati. Possiamo immaginare la frustrazione di questi funzionari dello Stato che dopo aver portato in caserma questi soggetti se li rivedono il giorno dopo nello stesso posto a commettere lo stesso reato.

Ieri l’ennesima denuncia. Dopo le numerose partite dall’Associazione dei commercianti Ascobaires del Presidente Gabriel Jimmy Meghnagi, è stata la volta del Presidente di Asscomm Porta Venezia Luca Longo che passando da Corso Buenos Aires e vedendo quello scempio ha deciso di chiedere l’intervento della Guardia d Finanza.

E’ chiaro che non si può continuare a giocare a “guardie e ladri” e che la situazione richiede di prendere delle serie decisioni politiche. Il Comune di Milano dispone di ben 3.000 Vigili Urbani. Perché non ne invia almeno 10 in pianta stabile a Corso Buenos Aires per impedire queste pratiche illegali? E’ un’operazione così difficile o manca la volontà politica? Non è possibile che questo fenomeno possa continuare ad essere visto come fisiologico. La Giunta Pisapia non può preoccuparsi solamente dei matrimoni gay e delle moschee. I commercianti dedicano gran parte del loro tempo al loro mestiere, hanno molte meno tutele dei lavoratori dipendenti, combattono ogni giorno con le incertezze di questo particolare momento dell’economia, non è giusto che non siano nemmeno tutelati dai venditori abusivi.

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