La società civile contesta le politiche di Pisapia. Alla sinistra saltano i nervi

Milano

Milano 13 Ottobre – Non se la passano bene di questi tempo la Giunta Pisapia e la sinistra al governo della città di Milano. Continue sono le contestazione della società civile che lamenta degrado, abbandono, oppressione fiscale e sperperi di denaro pubblico. Tanto è vero che tanti cittadini si organizzano autonomamente per fare qualcosa di buono per la città. Questo è il caso dell’Associazione Anti-Mafia Asscomm Porta Venezia, attiva ormai da 1 anno, e composta da commercianti e cittadini residenti a Milano. Diverse le battaglie che il Presidente Luca Longo si è impegnato anche a portare sui media nazionali e locali e nelle sedi istituzionali grazie all’appoggio ricevuto dai partiti di opposizione. Battaglie alle quali anche altri numerosi comitati ed associazioni si sono accodati e che spesso hanno dato vita a proteste eclatanti. Un fenomeno quello della presenza costante sul territorio di Asccomm Porta Venezia che evidentemente fa paura a chi oggi amministra la città. Non si può parlare, infatti, di uscite estemporanee ma di quotidiana attività politica, nel senso più stretto del termine, cioè quello di risolvere i problemi della gente.

La prima plateale protesta ha riguardato lo spreco di denaro pubblico in occasione della realizzazione della pista ciclabile di Viale Tunisia, giudicata anche dai circoli di ciclisti come pericolosa e costosa ed oggi conosciuta ai più come “la ciclabile d’oro”. Questa vicenda sconta ancora delle code polemiche. Insediati nel loro potere i rappresentanti del Pd stanno perdendo i lumi della ragione. L’altro giorno nel Consiglio di Zona 3 il Consigliere Pd Adalberto Muzio è uscito dalle righe, probabilmente scosso dall’intervento di Luca Longo alla trasmissione televisiva Quinta Colonna. Nel suo intervento, secondo quanto riportato da diversi testimoni (non appena a nostra disposizione metteremo online la registrazione), Muzio ha nominato Luca Longo (nominare un cittadino qualunque, non appartenente alle istituzione, è pratica assai inusuale) e l’ha accusato di cercare solo notorietà, di avere pochissimi iscritti all’Associazione (ma lui cosa ne sa?) e, cosa ancora più grave, per screditarlo è ricorso addirittura a ricordare una presunta denuncia del Comune di Milano nei confronti dell’Associazione.

Ci è sembrato giusto contattare Luca Longo per permettergli una replica. Queste le sue parole: “Muzio è il sosia di Branduardi. Delegato alla Sicurezza? Se è lui, vorrei dirgli che io non cerco notorietà ma cerco con il mio impegno di far fronte alle loro inadempienze e per questo ricevo risalto mediatico, pur sempre essendo solo il portavoce di un’associazione di amici come Asscomm Porta Venezia. A turbare il sonno di Muzio e della compagnia cantante evidentemente sono i risultati concreti che il mio lavoro sta portando, mettendo in evidenza l’inadeguatezza di questa classe dirigente. Come ad esempio nel caso delle ronde dove ci siamo dovuti organizzare per tre mesi per far fronte a quello che è un compito del Comune: garantire la sicurezza dei cittadini ed una dignitosa accoglienza agli immigrati. Proprio ieri insieme ai miei associati, ed in particolare insieme al Gruppo anticontraffazione, che ho creato, abbiamo fatto una cosa che sarebbe compito del Delegato alla Sicurezza Muzio: abbiamo denunciato alla Guardia di Finanza la presenza costante di venditori abusivi su Corso Buenos Aires. Continuerò a lavorare per la mia città infischiandomene di queste stupide polemiche e rimanendo sempre apartitico ed indipendente”.

Anacleto Camarda

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