Milano 13 Ottobre – Anche per un solo giorno la politica politicante e la stampa gossippara abbiano il buon gusto di tacere. Per poter respirare gli affetti, i sogni, i ricordi: la vita vera, quella con cui ci misuriamo ogni giorno, che ci fa ridere o piangere, che ci dà forza o insicurezza, che ci fa combattere o ci suggerisc, la resa. Il silenzio, per riappropriarci dei valori di sempre, per ascoltare la verità così contraddittoria di questo tempo, con troppe parole, troppe promesse, troppe ingiustizie, troppi compromessi.
La politica stia zitta per riflettere. Perché ci sarà un motivo se le piazze di Grillo non corrispondono alle aspettative. Inutile ogni volta alzare la posta, minacciare sfracelli, cercare di imporre ancora una politica estrema di protesta, quando in Parlamento non si può fare altro che sceneggiate senza incidere. Il bla bla bla della minoranza del Pd è diventato una barzelletta, il canovaccio di commedia non sesne che evidenzia solo l’attaccamento alla poltrona, maggioranza e dissidenti, nel gioco infinito dell’opportunismo abituale. Le voci nel centrodestra hanno annoiato anche i polli, Non s può menare il torrone, come dicono a Milano, sull’unità o meno di un’area che oggi sembra divisa soprattutto da protagonismi individuali e da risentimenti che, in politica, se veramente si vuole il bene comune, andrebbero dimenticati. Non appassiona nessuno il botta e risposta di Grillo contro Renzi, di Renzi contro Bersani, di Alfano contro Berlusconi, di Berlusconi contro Fitto nella girandola senza fine di tante parole inutili e sprecate. Vibra oggi nella politica un desiderio spasmodico di evidenziare se stessi, contrapponendo le proprie idee, ma sempre per affermare il principio “Io dico, quindi sono”
Un’ubriacatura di parole che dà il senso al non fare, che riempie il tempo senza costruire, che si avvita su se stessa senza creatività, senza vere soluzioni.
La domanda è “Ma davvero pensano che la gente si faccia incantare dal vento delle parole? Ma questa politica ci fa o ci è?
Il timore è che la politica anneghi nelle parole e con la politica il Paese
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano