COL DISCORSO SULLO STATO DELL’UNIONE OBAMA ILLUSTRA I PROGRAMMI DI POLITICA ESTERA.

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Milano 22 Gennaio – Con l’omaggio di Obama alle vittime del terrorismo “dal Pakistan alle strade di Parigi”, che arriva con grande ritardo, durante il suo discorso annuale a entrambe le camere del parlamento avvenuto martedì, il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il suo impegno nella lotta contro il “terrorismo”, assicurando che gli Stati Uniti e i loro partner che vinceranno la lotta contro l’Isis.

Nel suo discorso, Barack Obama,  ha denunciato la “rinascita deplorevole” dell’antisemitismo in “alcune parti del mondo” e condannato “stereotipi” sui musulmani, garantendo a tutte le vittime del “terrorismo” la solidarietà degli Stati Uniti.

Nella sua riunione annuale di fronte a entrambe le Camere del Parlamento, il presidente non solo ha assicurato la sua volontà di combattere il terrorismo, ha anche esaminato i principali punti di politica estera inseriti nel suo programma per l’anno successivo: Iran, Cuba, ma anche le relazioni tra Russia e Ucraina, e, infine, il destino di Guantanamo.

Continuare a cacciare i terroristi e distruggere le loro reti. Nel suo discorso, Barack Obama ha promesso la vittoria degli Stati Uniti e dei suoi alleati contro il gruppo Stato islamico (EI) in Siria e in Iraq, rinnovando la sua richiesta di approvazione parlamentare per l’uso della forza contro l’organizzazione terroristica islamica Isis. “Questo sforzo richiederà tempo, ha detto il presidente degli Stati Uniti. Ma ce la faremo”.

“Continueremo a cacciare i terroristi e distruggere le loro reti, e ci riserviamo il diritto di agire unilateralmente, da quando sono stato eletto non abbiamo mai smesso di portare a termine azioni per eliminare i terroristi che rappresentano una minaccia direttamente a noi e ai nostri alleati “, ha detto il presidente davanti al Congresso. L’esercito americano ha già fatto quasi 2.000 attacchi in Iraq e Siria. Dimenticando però di riportare che queste 2.000 incursioni aeree sono state fallimentari o delle semplici farse.

Allo stato attuale, Washington conduce la sua azione armata in Siria e in Iraq sulla base di leggi adottate sotto la presidenza di George W. Bush, in seguito all’11 settembre 2001 per l’intervento in Afghanistan e poco prima dell’invasione dell’ Iraq nel marzo 2003.

Preservare la diplomazia in Iran per evitare ulteriori conflitti. Barack Obama ha sottolineato che le nuove sanzioni contro l’Iran avrebbero fatto male alla diplomazia. “La nostra diplomazia è al lavoro per quanto riguarda l’Iran, dove per la prima volta in un decennio, abbiamo fermato l’avanzata del programma nucleare e riduce lo stock di materiale nucleare.” “Fino a primavera, abbiamo la possibilità di negoziare un accordo globale che impedirà all’Iran di dotarsi di un’arma nucleare,  assicura l’America ed i suoi alleati, tra cui Israele, si impediranno ulteriori conflitti in Medio Oriente”, aggiungendo che “Non vi è alcuna garanzia che, con  i negoziati in corso, le sanzioni possano essere efficaci, ma potrebbero minare gli sforzi diplomatici. Non ha senso, è il motivo per cui mi pongo il mio veto. ”

Barack Obama ha poi toccato la crisi Russo-Ucraina definendo la Russia “un bullo” nei confronti della piccola “Stiamo difendendo il principio che le grandi potenze non possano fare il bullo coi  piccoli, quindi noi ci opponiamo all’aggressione russa sostenendo la democrazia in Ucraina e rassicurare i nostri alleati della NATO”. ” L’anno scorso, quando stavamo facendo il duro lavoro di imporre sanzioni con i nostri alleati, alcuni hanno proposto che l’aggressore ( chiaro riferimento al presidente russo Vladimir Putin)  stava dando una dimostrazione magistrale di strategia e di forza. Bene, oggi sono gli Stati Uniti che si sono rafforzati e maggiormente uniti con i suoi alleati, mentre la Russia è isolata e la sua economia è a pezzi.” Aggiungerei anche il bilancio di numerose aziende italiane che esportavano in Russia i loro prodotti.

Intanto i Ministri degli Affari Esteri dell’Ucraina, russo, tedesco e francese si sono incontrati ieri  a Berlino il  per disinnescare una nuova crisi tra Kiev e Mosca: l’Ucraina ha accusato la Russia di aver direttamente attaccato martedì scorso le sue truppe in appoggio dei gruppi separatisti nell’area orientale del paese .

Continuando nel suo discorso, Obama tocca la problematica del carcere aperto presso la base di Guantanamo.  Il presidente ha promesso di non diminuire gli sforzi per chiudere il carcere si trova alla base statunitense di Guantanamo Bay, a Cuba, cercando di accelerare gli ultimi trasferimenti dei prigionieri dal centro di detenzione verso paesi terzi. Circa la metà dei detenuti attuali hanno acconsentito ad essere trasferiti nel loro paese d’origine o in un paese terzo. Ma la presenza di 83 yemeniti è uno dei maggiori ostacoli alla chiusura di Guantanamo, perché il rimpatrio non è possibile a causa della situazione instabile in cui versa attualmente lo Yemen.

E con Guantanamo non poteva tralasciare Cuba, auspicando una nuova era di distensione con L’Avana. La prima fase di questo percorso di pace con l’isola caraibica sarà dedicata alla revisione degli accordi migratori firmati 20 anni fa tra i due paesi, la fase successiva, come ha spiegato il Presidente, avverrà durante l’anno in corso quando il Congresso inizierà i lavori per porre fine all’embargo che dura ormai da 50 anni.