Milano 23 Gennaio – Non ci voleva uno scienziato per capire che gli uffici comunali sarebbero andati in tilt. Eppure la solita, testarda e arrogante sinistra ha tirato dritto, infischiandosene delle leggi, dei diritti dei contribuenti e del buon senso. Nella sua testa lo Stato come il Comune hanno sempre ragione, il cittadino-individuo-
Parliamo del disastro di Via Friuli, l’unico ufficio dove i milanesi non possono andare a informarsi e, se hanno ragione, farsi sgravare da multe non dovute o già pagate. Una situazione da terzo mondo, con file all’adiaccio, donne e anziani costretti in coda per 6 ore, senza la certezza di avere risposte.
Perché è successo questo? Il Comune decide nel mese di Giugno di assumere direttamente il servizio di riscossione delle multe non pagate appena emesso il verbale, le cosiddette cartelle.
Così vengono spediti 700.000 avvisi bonari relativi al 2011 e 2012, per recuperare 132 milioni di multe non pagate. Facciamo un passo indietro. Quando si decise questa operazione il sottoscritto, favorevole a recuperare i crediti agevolando gli automobilisti ritardatari evitando loro di triplicare le sanzioni e applicare i diritti di mora, chiese: con quali uomini sostituiremo Equitalia, che ha molti sportelli, dipendenti dedicati, e software rodati? Pensavo che il Comune si sarebbe rivolto a qualche esattore privato, oppure che avrebbe assunto un centinaio di addetti per svolgere una nuova attività riscossoria.
Nulla di ciò. Gli incapaci saccenti di Palazzo Marino mi risposero che avrebbero fatto tutto i vigili per le multe e l’ufficio tributi per le altre tasse. Dopo di che, non solo non hanno destinato più uomini, ma non hanno nemmeno organizzato gli spazi di Via Friuli, né formato il personale, né graduato le spedizioni in modo da distribuire su più mesi l’afflusso, né potenziato il centralino telefonico 020202, né sistemato il sito internet che è perennemente bloccato.
Questi incapaci in sostanza hanno arricchito le Poste, che incassano 6,00 euro per ogni avviso. Ma hanno rovinato la vita a molti contribuenti onesti e non siamo affatto sicuri che tanti furbetti, quali i cittadini stranieri o senza fissa dimora, autentici recordman seriali delle mult , avranno qualche conseguenza per le loro violazioni.
E non stiamo parlando delle 726.000 multe per gli autovelox, dei Vigili costretti a spedire le sanzioni fuori tempo massimo, dei tanti Vigili spostati dalla strada agli uffici per compilare i verbali.
Sembra quasi che il Comune di Pisapia, non sazio di un miliardo e 342 milioni di tasse ( 630 in piu della Moratti), abbia deciso di raccattare disperatamente altri soldi per comprare il consenso dei milanesi nel 2016.
Di fronte a un disastro così annunciato, abbiamo chiesto una commissione straordinaria e vogliamo fare un sopralluogo con Sindaco e Assessori sul posto in Via Friuli. Chi non ha saputo organizzare la riscossione deve dimettersi.
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Fabrizio De Pasquale
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.