Abbiamo mai pensato che accogliere supinamente è da sprovveduti per non dire da stupidi?

Attualità Società

Milano 19 Febbraio – L’ondata dei migranti (termine gentile per non dire disperati, a volte terroristi, a volte portatori di malattie, a volte uomini con la propensione a delinquere) è incontrollabile e devastante per l’Italia e gli italiani. Li chiamano profughi, nel senso di rifugiati politici perchè a casa loro c’è l’inferno. Li accogliamo perchè le istituzioni non trovano un modo per arginare il problema. Li osserviamo agli angoli delle strade, nelle piazze in ogni dove nullafacenti, denutriti, spesso sporchi: uno spettacolo che richiama degrado e povertà. Ma – è notizia di ieri – Medici senza frontiere, una delle maggiori ong del settore medico, ci avvisa che dai barconi sbarcano persone in condizioni igieniche precarie, con casi di malattie tipo scabbia, provenienti in gran parte dalle carceri, dove hanno subito ogni genere di violenza. Ed è inutile ricordare l’allarme ripetuto anche dal Ministro Gentiloni, sulla reale possibilità che tra i profughi vi siano anche terroristi. Allora ha ragione Nino Spirli che su Il Giornale osserva: “E se la smettessimo di chiamarli immigrati o migranti e cominciassimo a pensare seriamente che fra loro sbarcano decine di terroristi pronti a sgozzare? E se la smettessimo con questo buonismo del cacchio e cominciassimo a guardarli con almeno un pizzico di sospetto? E se avessimo ragione a rimandarli a casa, rigirando le prue delle loro imbarcazioni? E se cominciassimo a rendergliela difficile, la permanenza sul suolo cristiano? E se se ne stessero a casa loro, a sbrigarsi le loro faccende complicate, così come noi qui, a casa nostra, tentiamo di risolvere le nostre?profughi-libici

Finiamola con questa storia che la terra è di tutti! Diamo a Cesare ciò che è suo e non confondiamolo con ciò che spetta a Dio. Se dalla notte dei tempi ogni popolo ha avuto un proprio territorio da gestire e difendere, un motivo ci sarà.E se ogni spostamento si è chiamato invasione, ce ne rimanga la lezione. Oggi ad essere invasi, mortificati e derisi siamo noi. E ancora stiamo lì a pensarci su. Non reagiamo, se non con un “Mannaggia!” O, peggio, col silenzio. Anche quello istituzionale. Zitto il Presidente della Repubblica Mattarella. Zitta la Presidente della Camera dei Deputati Boldrini. Zitto Grasso Presidente del Senato. Confuso Renzi ex sindaco di Firenze, padre di Leopolda ed ex campione de La ruota della fortuna, oggi capo del Governo. Zitti i sinistri Sinistri, incazzati, probabilmente, perché messi all’angolo dalle minacce dei loro amici islamici. Che, manco a dirlo, appena hanno un mitra in mano, cominciano a fare i gradassi.

Oltretutto, adesso minacciano anche più di prima. Ce lo mostrano pure, il missile che vorrebbero sparare per primo! E, intanto, mandano la fanteria di mare. Le truppe cammellate stipate nei sottofondi dei barconi da pesca a strascico. Ma stiamo scherzando?”

Qualcuno può osservare che è un modo semplicistico di trattare l’argomento, ma è esattamente quello che pensa la gente nel quotidiano, stufa per le spese e i rischi che l’accoglienza a tutti i costi comporta.

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