SICUREZZA. REGIONE LOMBARDIA: “PROTEGGERE CHI AGISCE PER DIFENDERSI”

Lombardia

Milano 27 Febbraio – Un milione di euro per contrastare la criminalità e diffondere la cultura della legalità. E poi, novità assoluta, il patrocinio per coloro che sono accusati di un delitto per essersi difesi. Sono questi, in sintesi, i contenuti del progetto di legge che la Giunta regionale lombarda, su proposta dell’assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Simona Bordonali, ha approvato e che riunisce le ‘vecchie’ Leggi regionali 2 e 9 del 2011.

 “Abbiamo scelto di armonizzare i contenuti di due Testi – ha spiegato Bordonali – per ottenere un provvedimento che sia più efficace anche grazie ad un miglior impiego delle risorse. Abbiamo inserito importanti innovazioni per la prevenzione e il contrasto della criminalità e per una maggior diffusione della cultura della legalità“. Rientrano in questo stanziamento anche fondi destinati agli Enti locali per gestire e ri-assegnare i beniSimona Bordonali confiscati alle mafie.

L’assessore ha fatto poi notare come “la Lombardia sia la prima Regione in Italia a prevedere fondi per difendere cittadini accusati di aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa“.

Ecco come vengono suddivisi i fondi a disposizione:

 – 200.000 euro per le spese di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità comune e per il contrasto delle truffe ai danni della popolazione anziani;

– 300.000 euro per le spese per le iniziative per la diffusione della cultura della legalità, tramite corsi di formazione e/o attività didattiche per studenti e di ricerca docenti;

– 100.000 euro per gli interventi di assistenza e aiuto ai familiari delle vittime della criminalità;

– 50.000 euro per il patrocinio nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini accusati di aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa;

– 350.000 euro per il finanziamento del fondo per il recupero sociale dei beni confiscati alla mafia;

 – 48.000 euro per il funzionamento della Commissione di esperti.