Milano 1 Marzo – Se – ed è opinione di molti – a livello nazionale Renzi ha intercettato molti voti centristi sfoderando una finta simpatia (si fa per dire) che ha incantato e fatto sperare, a Milano Pisapia ha deluso e indignato per antipatia anche parte del suo elettorato. Un’antipatia ragionata, s’intende, uno di quei sentimenti ispirati dal suo malgoverno, dalle sue incertezze, dalla sua incapacità consolidata. Il povero cittadino che deve constatare ogni giorno disservizi e disfunzioni, che si sente vittima di ingiusta vessazione fiscale, che si sente messo in secondo, terzo piano perché occorre privilegiare Rom e Centri sociali, guarda ormai, e con ragione, alle proprie tasche, infischiandosene dell’ideologia e del “partito”. Ed è giusto. Giusto che si senta l’esigenza di un Sindaco vicino ai cittadini, soprattutto quelli più bisognosi. Giusto che si pretenda equità sociale, lungimiranza e strategia nel programmare lavori di manutenzione e di decoro. Giusto che ci siano gesti d’amore per la città. Ma sulla politica di Pisapia sembra abbia forti dubbi anche parte della sinistra, cioè quel PD che è parte di maggioranza della sua Giunta. Nei parlamentini di zona spesso Sel dichiara guerra al partito democratico, fa mancare i propri voti con il risulato che i lavori si arenano e vengono rimandati all’infinito. E anche in Consiglio Comunale la musica non cambia. Che Pisapia si ricandidi o no non sarà una decisione solo personale. Diversamente come interpretare se non come una minaccia le parole di Pietro Bussolati, segretario del PD a Milano? Dice Bussolati “«Non siamo egemonici ma neanche timidi. Sosteniamo Pisapia se si ricandida, altrimenti abbiamo al nostro interno” Che vuol dire in parole povere “Non abbiamo bisogno di voi. E comandiamo noi”. Una dichiarazione di autosufficienza in puro stile Renziano, uno stile che ricalca il decisionismo e la supponenza del Capo che sta a Roma. Ma la verità è che Pisapia sta diventando un fardello pesante e negativo anche per quella sinistra che percepisce l’antipatia diffusa che Pisapia ha saputo ispirare. A prescindere dal partito d’appartenenza.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano