Milano 2 Marzo – Ricordate il primo punto della campagna elettorale arancione 2011? Partecipazione e condivisione con i cittadini su ogni decisione. Ebbene Pisapia continua a contraddire anche il primo impegno della “rivoluzione arancione”.
Un nuovo esempio di arroganza e di assessori che non si confrontano è la vicenda della ricostruzione del Teatro Continuo al Parco Sempione. Da una parte c’è l’importante studio legale NCTM che mette a disposizione 150.000 euro per ricostruire una installazione di Alberto Burri denominata Teatro Continuo e demolita nel 1989 perché imbrattata e degradata. Dall’altra ci sono tanti residenti e utilizzatori del Parco Sempione, Italia Nostra e anche l’associazione PerilParco che, sull’esempio del Central Park di New York, ha in questi anni raccolto fondi e progetti per il grande parco costruito a fine ‘800.
Il Vicesindaco De Cesaris e l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, non condividono un bel nulla e decidono in gran fretta: l’installazione sarà collocata in mezzo al cannocchiale visivo tra Castello Sforzesco e Arco della Pace, nel pratone centrale che è una delle immagine simbolo di Milano.
Se ne sbattono di appelli e inviti a modificare la collocazione anche solo di un centinaio di metri e decidono di colare 559 tonnellate di cemento nel Parco senza aspettare alcuna decisione condivisa o partecipata. La loro ansia di mettere il cappello sull’arte contemporanea prevale su un secolo di storia e di paesaggio. Concludono un accordo capestro con lo sponsor, che vuole sfruttare i diritti di immagine per una installazione al centro del Sempione e che scaricherà gli ingenti costi della manutenzione (la scultura è un invito al vandalismo) in maniera perpetua sulla Fondazione Triennale, ente pubblico partecipato dal Comune.
A nessun livello si è potuto discutere. Viene violato l’obbligo, tuttora vigente, di raccogliere un parere sul progetto della Associazione PerilParco. La decisione è stata sottoposta al Consiglio di Zona 1 solo perché un comitato ha sollevato la questione, mentre, nonostante una mia formale richiesta, non è stata ancora convocata una commissione consiliare sulla modifica del paesaggio secolare del pratone centrale del Parco.
Per tutta risposta il Vicesindaco ha disposto l’apertura dei cantieri e l’area è già recintata. Spontaneamente sono comparsi dei bigliettini di milanesi che non vogliono deturpare il Sempione.
Oggi ci sarà un presidio al Parco. La battaglia contro i talebani arancioni non finisce qui.
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Fabrizio De Pasquale
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.