ACCORDO REGIONE LOMBARDIA – AERONAUTICA MILITARE PER RAFFORZARE L’ASSISTENZA SANITARIA PER EXPO

Lombardia

Milano 29 Aprile – “Il Protocollo d’Intesa che firmiamo rappresenta un valore aggiunto a quella che sarà l’assistenza sanitaria in occasione di Expo. Ho visitato personalmente l’IMAS (Istituto di Medicina Aerospaziale) dell’Aeronautica Militare di Milano e posso garantire l’alta qualità dei servizi e delle prestazioni da loro offerte quotidianamente“. Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, nel corso del suo intervento alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per l’assistenza sanitaria per Expo, firmato da Regione Lombardia e IMAS di Milano, questamantovani1 mattina, a Palazzo Lombardia, alla presenza del capo del Servizio sanitario dell’Aeronautica Militare, generale Piervalerio Manfroni.

La finalità dell’accordo – ha spiegato l’assessore alla Salute – è quella di garantire un’adeguata assistenza sanitaria alle delegazioni dei Paesi ospiti che parteciperanno all’Esposizione Universale, in sinergia con il servizio sanitario regionale e con l’offerta sanitaria prevista nell’ambito del ‘Programma straordinario salute Expo 2015’, approvato dalla Giunta regionale il 6 marzo scorso“.

Le prestazioni erogate dall’IMAS saranno di tipo diagnostico e terapeutico, con esclusione di quelle di emergenza/urgenza, a favore di membri delle delegazioni dei Paesi ospiti partecipanti all’Esposizione Universale, in qualità di operatori effettivamente impiegati in area espositiva e in possesso di badge rilasciato dall’Organizzazione dell’Expo, oltre che le autorità dei Paesi Esteri che interverranno all’evento.

Fra pochi giorni – ha concluso il vice presidente – saremo impegnati nell’accoglienza di oltre 20 milioni di visitatori, tra questi molti in arrivo dai Paesi esteri. Il tema della buona salute sarà per questo strategico. Il supporto operativo di una struttura all’avanguardia e dotata di grandi opportunità come l’Istituto di Medicina Aerospaziale di Milano, non potrà che ampliare la grande offerta sanitaria messa in campo da Regione Lombardia“.