Milano 4 Maggio – Un capolavoro di ipocrisia e un tentativo di pulirsi la coscienza. Questa è stata la manifestazione promossa dal Pd, benedetta dal Corriere, a cui ha partecipato tutta la sinistra milanese intruppata. C’era persino Paolo Limonta, il collaboratore di Pisapia che riunisce i centri sociali a Palazzo Marino e chiama la Questura per evitare gli sgomberi. Basterebbe questo per chiudere il discorso.
Certo, hanno partecipato anche 5/10 mila milanesi accorsi per spirito civico, abbindolati dall’hashtag “nessuno tocchi Milano”. E bisogna soprattutto apprezzare la risposta dei cittadini e commercianti milanesi che hanno cominciato a ripulire le strade e le facciate fin da sabato mattina, perché è la cultura del fare milanese che glielo suggeriva.
Ma alla maggioranza dei milanesi è chiaro di chi è la responsabilità politica di quegli incidenti. I centri sociali, da cui provengono e nei quali sono rientrati i teppisti appena dismesse le tute nere, sono stati corteggiati in campagna elettorale, coltivati, tollerati nelle violenze e nelle occupazioni abusive da Pisapia e compagni.
E chi si è dichiarato soddisfatto del contenimento dei disordini ? Tutta la sinistra, anche quella moderata, in coro. Per la sinistra l’importante è che non venga torto un capello ai manifestanti, evitare di usare la forza coi manifestanti, anche se sono delinquenti come quelli di venerdì.
Alla sinistra il fatto che dei poveri poliziotti, che guadagnano 1200 euro al mese, debbano farsi tirare addosso di tutto senza reagire non gliene frega niente. Per la sinistra è accettabile, per evitare lo scontro fisico, che venerdì siano stati distrutte macchine e negozi e che ad ogni manifestazione venga imbrattata la città.
Siccome questi noglobal col rolex sono anche dei vigliacchi Venerdi sarebbe stato possibile prenderli e accerchiarli se solo le forze dell’ordine avessero avuto disposizioni diverse. Ma a quel punto i giornalisti con telecamerine e il legal team organizzato dal Consigliere comunale Mazzali si sarebbero messi a strepitare perché qualche ragazzino veniva percosso e trascinato a forza in Questura. E questo Renzi e Pisapia non se lo possono permettere, dopo aver spiegato che i fatti di Genova sono tutta colpa di Berlusconi e dei poliziotti violenti.
E cosi, secondo il PD, dobbiamo essere contenti perché la gestione dell’ordine pubblico “ha contenutogli incidenti” facendo distruggere le città, dobbiamo accettare che i devastatori francesi vengano rilasciati perché, poverini, erano solo graffitari. E magari dovremmo pure applaudire Pisapia perché a spese del contribuente decide di ripulire i danni.
Bene il senso civico dei milanesi, ma oggi è meglio marciare separati da Pisapia e Limonta.
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Fabrizio De Pasquale
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.