Il murale di Pao : ovvero il cuore della sinistra batte sempre per i graffitari

Fabrizio c'è Milano

Milano 17 Maggio – Ieri mentre i volontari ripulivano un murale di Pao ricoperto da insulti e altre scritte è scoppiata una animata discussione tra un paio di papà e gli stessi volontari della Associazione Antigraffiti / Retake.

Secondo i genitori il murale era un opera d’arte da mantenere, mentre l’Associazione era autorizzata a questa pulizia dalla Zona1.

Si noti che i volontari di Retake sono degli specialisti della pulizia dei graffiti. Sotto ogni Sindaco e senza attendere finanziamenti comunali ogni domenica vanno a pulire con tute e pennelli pezzi di strade.

Però il filmato è stato postato in rete ed è esploso il dibattito. E si è capito dove batte il polemiche per paocuore della sinistra sul fenomeno graffiti. Appena il popolo radicalchic ha cominciato a mugugnare nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che quella è illegalità e non è arte.

Addirittura l’Assessore Maran ha dovuto promettere che verrà “restaurato” il murale abusivo. Insomma il Comune tollera il graffito, i volontari cancellano e poi a spese del Comune lo si riproduce. Il mondo alla rovescia.

Guai, per questa giunta, a scontentare gli autori di murales abusivi. Già si era capito dai luoghi scelti per ripulire, tutti a rigorosa distanza dai centri sociali, committenti di questi murales.

Ma adesso è più chiaro: prima vengono i presunti artisti, amici della sinistra, poi la legalità, il decoro e l’impegno dei volontari.

E la giornata di pulizia straordinaria, che comunque è una ottima cosa, è semplicemente un modo per rimuovere l’idea che i black bloc siano i nipotini coccolati e viziati di una certa sinistra.

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Fabrizio De Pasquale