IO SONO UNA P…PER BENE, MICA COME CERTI POLITICI

Le storie di Nene Società

Milano 18 Maggio – Io son una p…per bene e so stare in società. Sono una self made woman, una di quelle che può vantarsi di aver raggiunto una posizione da sola, senza l’aiuto di brogli o ipocrisie. Io orgogliosamente da sempre si può dire sto nel commercio con la faccia che ho, senza raccomandazioni e senza alcun appoggio dall’alto e il mio successo è perché me lo merito, perché sono brava e ho sbaragliato con le mie capacità tante concorrenti. Magari in Italia anche in altri mestieri succedesse così! Ma sì ho incontrato politici e imprenditori e avrei anche potuto chiedere un aiutino, un bell’appartamento ad esempio, o un Rolex o altre cose in cambio di qualche segreto che conosco, ma non si può confondere lo scambio commerciale con il ricatto, sembrerebbe un tentativo di corruzione, ma io sono una p…pulita dentro e fuori. E se la Moretti ha scoperto l’estetista da quando è in politica, io la frequento da tempo immemorabile perché voglio sempre presentarmi al meglio e so essere disponibile per i ricchi e per i poveri, per me non fa differenza. Potrei dire di essere una p..del popolo, perché vengo dalla periferia di una grande città e là mi vogliono ancora bene e sono partecipe dei loro problemi e mi incavolo se un Pisapia di turno non si degna di andare a vedere come si vive dimenticati dal mondo. Adesso abito in centro perché per la mia attività è più comodo, ma appena ho finito di pagare il mutuo, compro una panetteria, che tanto del pane si ha sempre bisogno e licenzio i clienti abituali, chiudo bottega. E so già che farò una bella pubblicità su internet e su facebook e su twitter perché i social sono l’anima del commercio: l’ho imparato da Renzi che ha fatto la sua fortuna twittando tutto il giorno. Ma le mie slide diranno la verità sempre e comunque e offrirò il pane gratis a chi non può comprarlo e sarà il mio contributo ad una società che non vede, non sente e non pensa. A me le sceneggiate dei politici in TV fanno ridere, tante parole per non fare niente, tante parole che sono solo fumo. Io sono una p…di necessità perché quando è morta mia madre avevo due fratelli da tirar su e mio padre beveva più di quanto lavorasse e ho sempre sentito il dovere di mantenerli, costasse quel che costasse. Ma ho sempre venduto del mio, senza rubare, senza prevaricare. Ma quanti sono ad esempio in politica perché sono semplicemente bravi? E per bravi intendo che hanno sposato la politica per fare del bene all’Italia e agli italiani. Ci vuole responsabilità e umanità per fare politica e capire i diritti di tutti, non solo di quelli che fanno comodo. E bisogna essere veri e disponibili ad ascoltare. Perché anch’io nel mio piccolo ho ascoltato e consolato per una forma di rispetto dei problemi degli altri. Con ciò non voglio insegnare niente a nessuno, ma la strada è maestra nel farti vedere il mondo, la vita. E ti abitua a considerare le ingiustizie con rabbia, ma anche con sensibilità. Ma quando mai un politico si preoccupa di uscire dai palazzi dorati, per vivere la realtà di tutti i giorni con il cuore?

Io, se mi guardo allo specchio, le rughe raccontano la mia fatica…a volte ho scambiato le scale di una piazza per il Paradiso…chiudo gli occhi per non guardare lo schifo di questa società ingiusta…anche i pazzi diventano normali con la grana…e se qualcuno pontifica parlando di onorabilità, rispettabilità, coerenza, coscienza politica…beh, io mi sento davvero una p…per bene.

(Le confessioni di una prostituta)