Milano 22 Maggio – Il Parco Nazionale del Pollino, situato ai confini tra Calabria e Basilicata, è il più grande d’Italia e probabilmente uno dei luoghi con la maggiore biodiversità in Europa, dove non c’è solo natura, ma anche tradizioni culinarie lasciate dai nonni – dichiara Carmelo Pizzuti, funzionario del parco, mentre interviene all’Expo nella seconda giornata dedicata all’ambiente -. Oggi si parla tanto di sostenibilità, il Pollino è già pronto, perché nel suo isolamento ha mantenuto ciò che adesso è di moda”. Circa 200mila ettari, un’estensione pari a una regione che abbraccia tre province (Cosenza, Potenza, Matera), 56 comuni e172mila abitanti. All’interno del Pollino, compreso tra due mari e alte montagne, si possono trovare specie alpine, illirico-balcaniche, africane, mediterranee, e il simbolo per eccellenza, il Pino loricato, presente anche con esemplari che superano i mille anni.
“Siamo intervenuti all’Expo perché siamo convinti che le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e storico-culturali dei parchi lucani possono dare un valore aggiunto alla Basilicata, già caratterizzata da grandi risorse ambientali – afferma Domenico Totaro, presidente di Federparchi e del Parco Nazionale Appennino Lucano -. Nelle nostre grandi aree verdi si trovano la maggior parte dei prodotti Igp e biologici, in linea con il tema Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ma pur offrendo un’agricoltura di qualità, dobbiamo migliorarne la divulgazione”. Occorre attrezzare sentieri, centri visita, punti informativi di qualità, per comunicare ai visitatori che amano la natura le ricchezze dei parchi lucani. In tal senso, i due parchi nazionali stanno già seguendo le indicazioni della Carta europea del Turismo Sostenibile e assieme ai parchi regionali stiamo realizzando progetti specifici come Naturarte – conclude Totaro -, per destagionalizzare il turismo, con eventi nel fine settimana: rappresentazioni teatrali, musicali, laboratori naturistici”.
Nato a Roma, laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche,
ha ricoperto ruoli dirigenziali nella Pubblica Amministrazione.
Attualmente collabora con il Dipartimento Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano. E’ autore di numerosi articoli in tema di diritto alimentare su riviste di settore. Partecipa alla realizzazione di seminari e tavole rotonde nell’ambito del One Health Approach. E’ giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.