Milano 1 Giugno – Grazie all’emendamento presentato dal Consigliere Comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, anche per l’anno 2015 i proprietari di una seconda casa data in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il I° grado (figli, genitori) che la utilizzino come abitazione principale, in cui il comodatario appartenga ad un nucleo familiare con certificazione Isee non superiore a euro 15.000 annui, che presentino apposita documentazione al Comune di Milano, non pagheranno più l’Imu sull’appartamento in questione. In questa situazione si pagherà solamente il 2,50 per mille di Tasi contro l’11,4 per mille di Imu più Tasi che è applicata sulle seconde case.
Inoltre, grazie all’accordo stipulato tra Fabrizio De Pasquale ed il Presidente di Andacon e Capogruppo in Zona 6 per Forza Italia Giovanni Esposito, questa associazione di consumatori si offre di predisporre ed inviare la documentazione al Comune di Milano dei cittadini che abbiano i requisiti per usufruire della modifica alla preesistente normativa. Andacon riceve i cittadini allo sportello in Via Giambellino 60, ma per chi non potesse recarsi lì fisicamente è possibile usufruire comunque del servizio inviando copia della documentazione necessaria (carta d’identità e codice fiscale del comodante e del comodatario, estimi e valori catastali dei due appartamenti e copia della ricevuta di pagamento della prima rata Imu) all’indirizzo mail andacon@libero.it o via fax allo 02/36737750.
C’è da specificare che la normativa sull’Imu equipara i contratti di comodato d’uso gratuito e di locazione, quindi, come nel caso di questi ultimi, il pagamento della tassa è a carico per il 90% del comodante e per il 10% del comodatario.
Laureato in Economia e management aziendale presso l’Università del Salento nel luglio 2011, laureato in Comunicazione d’impresa, i media e le organizzazioni complesse presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nel settembre 2013, redattore Milano Post dall’ottobre 2013.