Fra 8 giorni strade chiuse e bus deviati per MM4, ma il Comune non informa e non discute

Fabrizio c'è Milano

Milano 7 Gennaio – Per 6/7 anni intere vie chiuse al traffico, autobus deviati, zone verdi recintate, alberi abbattuti. Questo è quello che succederà fra 8 giorni lungo il percorso della Mm4 : quindi parliamo di Viale Argonne, Piazza Susa, Corso Plebisciti, Piazza Dateo, Corso Indipendenza  , Corso Concordia, Via Francesco Sforza, Via San Vittore, Via Foppa, Via Dezza , Via Lorenteggio, Piazza Frattini. Con l’aggiunta di centinaia di camion al giorno e le vie limitrofe congestionate.

Nessuno si è degnato di avvisare i residenti e i commercianti delle zone interessate, salvo dove sono nati comitati. E’ una concezione incivile dei rapporti con il cittadino, visto solo come contribuente da spennare ma senza diritto di potere organizzare con anticipo i cambiamenti delle proprie abitudini e attività economiche.

La Giunta Pisapia ha aggiudicato la gara MM4 l’11 luglio 2011, poi ha perso 3 anni e mezzo a decidere se farla o meno, perdendo anche l’appuntamento con Expo2015.

Ora pretende di aprire fra 8 giorni i cantieri senza che il Consiglio comunale e i Consigli di zona abbiano potuto discutere come rendere meno devastante la cantierizzazione dell’opera su verde e viabilità. Né i consiglieri, né i residenti e i commercianti hanno ancora potuto vedere quante  e con  quali tempi saranno le strade e le aree chiuse, secondo Maran, già dal  prossimo 15 Gennaio.

Noi eravamo e siamo favorevoli alla MM4, un opera che cambierà la mobilità di  Milano, portando veramente più qualità della vita. Però è  difficile realizzare grandi opere con una giunta di  piccoli incapaci.

Incapaci di valutare i costi/benefici dei 2 progetti presentati, poiché hanno scelto il progetto con cantieri a cielo aperto per fare in tempo per Expo e adesso, senza aver centrato l’ obiettivo, ci beccheremo i disagi. Incapaci di far valere gli interessi dei cittadini rispetto a quelli delle imprese, incapaci di rispettare i tempi e di informare i cittadini.

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Fabrizio De Pasquale