Maria e le sue magiche bolle di sapone

Approfondimenti Le storie di Nene

Milano 7 Giugno – Maria sa cantare la magia, sa raccontare i sogni e i mondi sconosciuti della fantasia. Là, seduta nella veranda di casa, obbligata ad una immobilità che è isolamento ed emarginazione, gli occhi al sole come sempre nelle belle giornate sonnacchiose di primavera, gioca con le bolle di sapone. E se è vero che l’età riporta l’incanto e la semplicità dell’infanzia, Maria è una bambina invecchiata con il sorriso e il cuore di tanti anni fa: i graffi della vita, dimenticati, la fatica trasfigurata, i gesti, un abbraccio. E i bambini si fermano, guardano incantati, rincorrono divertiti i colori e le emozioni e le bolle diventano un viaggio di desideri, che volano sempre più in alto a raggiungere il cielo.

Maria li chiama, apre la porta di casa, offre merendine, li affascina con il racconto di mille fiabe nascoste in quelle bolle di sapone che non conoscono l’obbedienza e le regole, che sono libere e indipendenti, arcobaleni di colore, aria profumata di gioia.

“Le bolle di sapone non piangono mai – spiega Maria – perché sono sempre alla ricerca della bellezza e della felicità, perché dimostrano che, lunga o breve, la vita è bella. E sanno giocare il tempo tenendosi per mano, insieme, con la voglia di un’illusione eterna”

Maria è una specialista di bolle giganti e resistenti, bolle che, magicamente sospese, creano teatri incantati, pieni di sorrisi.

Maria non è più sola. Seduta sulla sedia a rotelle ha inventato un mondo, un modo di comunicare che è gioco e verità, uno scambio di purezza che è incontro e condivisione.

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