Milano 7 Giugno – In via Cesare Correnti, 15 una targa commemorativa ricorderà il grande compositore Giuseppe Verdi che vi dimorò negli anni 1839 e 1840 quando compose le prime opere giovanili tra cui “Oberto, Conte di San Bonifacio” e “Un giorno di regno”.
Giuseppe Verdi (Le Roncole di Busseto – PR, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901) nel 1832, si stabilì a Milano, grazie all’aiuto economico di Antonio Barezzi e a una “pensione” elargitagli dal Monte di Pietà di Busseto. A Milano tentò invano di essere ammesso al prestigioso Conservatorio, che oggi porta il suo nome: i motivi dell’esclusione furono formali: aver superato l’età per l’ammissione e non essere “cittadino dello Stato milanese”.
Verdi, su consiglio del docente di violino e viola Alessandro Rolla, divenne allievo di Vincenzo Lavigna, maestro concertatore alla Scala. Il 4 maggio 1836 sposò Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del suo benefattore, con la quale due anni andò a vivere a Milano in via Correnti. Questi furono gli anni più duri della sua vita, segnati anche dalla morte della moglie e dei figli.
Nel 1839 riuscì a far rappresentare la sua prima opera alla Scala, “Oberto, Conte di San Bonifacio”, su libretto di Antonio Piazza, largamente rivisto da Temistocle Solera. Visto l’esito dell’Oberto, l’impresario della Scala Bartolomeo Merelli gli commissionò la commedia Un giorno di regno, andata in scena con un esito negativo. Merelli lo convinse a non abbandonare la lirica, consegnandogli un libretto di soggetto biblico, il “Nabucco”, scritto da Solera. Verdi ancora scosso dalla tragedia familiare ripose il libretto senza leggerlo; una sera gli cadde per terra e si aprì, caso volle, sulle pagine del Va, pensiero. Quando lesse il testo del famoso brano rimase scosso, lo rilesse più volte, e alla fine lo musicò e così decise di comporre la musica per tutto il libretto. L’opera andò in scena il 9 marzo 1842 alla Scala, il successo fu questa volta trionfale tanto che venne replicata sessantaquattro volte solo nel primo anno di esecuzione. Iniziò con questa opera la parabola ascendente di Verdi e la nascita di tutte le opere che lo resero famoso nel mondo.
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.