Milano 8 Giugno – “Io cerco la Titina, la cerco e non la trovo, chissà dove sarà”, cantava come un tormentone Gabriella Ferri. Una canzone non sense da recitare con gli occhi sgranati e i gesti che diventavano parossistici nella ricerca e nell’affanno. Anche gli elettori del Pd cercano la sinistra, ma quale sinistra? Quella di Renzi è annacquata e sporca di spocchia e di centrismo, di violenze verbali contro una sinistra significativa come i sindacati, di doppiopesismo anche all’interno del partito, di indifferenza se non di strafottenza nei confronti dei ceti più deboli, di marketing senza umanità. Bersani presiede un’altra sinistra, più tradizionale, quella che vuol dialogare ma che non sa agire, sempre morsa in una tenaglia di voglio ma non posso, capace di nostalgie romantiche e inconcludenti, portatore degli umori dei circoli, difensore di un’identità partitica che non c’è più. Civati è già fuori dal PD, non dialoga, non condivide, è lontano anni luce da quel PD voluto da un capo che ammaestra i suoi sudditi, che impone diktat e volontà, che corre e non si sa dove vuole arrivare, che dimentica per strada democrazia e cadaveri. Rappresenta la sinistra dura e pura, con punti fermi e intoccabili, capace di ribellarsi radicalmente anche quando è stata imposta la “fiducia” come forzatura estrema per piegare il partito ad un voto di approvazione. Ma ci sono altre voci di dissenso, quella di Fassina, di Cuperlo, di Cofferati, per nominare i dem più rappresentativi
Oggi il direttivo del PD sarà il redde rationem di Renzi. Con la solita pantomima del Premier disposto a tendere la mano, ma la riflessione sull’esito decisamente poco brillante delle elezioni regionali, avrà un peso da non sottovalutare. Ad esempio il fronte a sinistra apertosi in Liguria, il caso De Luca, la vittoria di Emiliano che non è certamente renziano, in Puglia, ma soprattutto la perdita secca di 2 milioni di voti. Arginare i malpancisti, sedare i veleni e le ritorsioni interne non sarà facile- E se Fassina parla di scissione probabile, Bersani vuole agire per riprendersi il partito.
E gli elettori? Continuano a cercare una sinistra, ma chissà dove sarà la sinistra più autenticamente di sinistra
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Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano