Al Parco Lambro il degrado scaccia le famiglie . Con la complicità del Comune

Approfondimenti Fabrizio c'è Milano
Milano 9 Giugno – Il Parco Lambro, il più grande polmone verde della città è veramente in pericolo a causa di scelte sbagliate compiute dalla amministrazione di sinistra. Il parco è soprattutto fuori controllo per la mancanza di controlli predisposti dal Comune.
In Via Pusiano, a nord, si è formato un campo rom  con una decina di fiammanti roulotte e camper. Adulti, bambini e galline usano il verde come fosse il loro giardinetto privato.lambro
La Giunta ha poi deciso di aprire il parco alla circolazione delle auto dalle 20 in poi. Basta citofonare alla discoteca Peter Pan o alle strutture di Don Mazzi  e Don Colmegna e si apre magicamente il pilomat: liberi tutti di scorazzare per il parco.
Durante i fine settimana si organizzano via socialmedia dei botellon e dei rave party nell’ assoluto disinteresse di vigili e forze dell’ordine.
La domenica poi si crea un villaggio frequentato da migliaia di sudamericani totalmente abusivo: ci sono gazebo, take away di cibo etnico, venditori di birre e alcolici, tavolini e ombrelloni, musica e tornei di calcio. Inevitabili sul tardi, quando il tasso alcolico è ai massimi, le risse.
A pulire le migliaia di bottiglie e vetri e gli altri segni della presenza umana  ci pensa Amsa a spese lambro2nostre, mentre tutta l’iniziativa è esentasse, sia come scontrini fiscali che come occupazione del suolo pubblico.
Sono fenomeni ricorrenti ma il Comune lascia fare, né tanto meno chiede aiuto alle forze dell’ordine. Addirittura esisteva una sede delle guardie ecologiche nella cascina San Gregorio,  che è stata sfrattata per far posto a una comunità gestita dalla Geas, ch , ad oggi, non ha riqualificato l’edificio.
A questo punto denunce, interrogazioni e mozioni non bastano più. Credo che insieme al Comitato Nord Ovest, bisognerà fare una manifestazione per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica su un bellissimo parco dove il degrado scaccia le famiglie con la complicità del Comune.