HANNO GIUBILATO MARINO

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Milano 13 Giugno – “Ci scusiamo per il disservizio, ma siccome il vostro staff si divide equamente in scimmiette che non vedono-non sentono-non parlano ed in complici, l’anno Santo contro la corruzione, per il bene della serietà di questo Paese non ve lo facciamo gestire, a meno che non geli l’Inferno.”. Questo è più o meno quello che Renzi deve aver fatto dire a Marino. Perchè non ci deve nemmeno aver parlato, persino i contatti diretti sono da escludersi con il pariah Marino. Diciamolo, nonostante la campagna stampa dei primi giorni, in cui i compagni (di merende) di Repubblica, hanno cercato di addossare tutte le colpe ad Alemanno la verità sta emergendo con prepotenza. Per tre anni Buzzi ha fatto la fame, e sono nell’ultimo biennio si era riuscito ad infiltrare. Con Marino è andato a pari. Poi ha iniziato la ripresa. E pensate che per qualcuno siamo ancora in recessione! In ogni caso Marino forse non sarà commissariato dal Governo, io ho dei seri dubbi sulla definizione di “Mafia” per l’intera vicenda, ma i rapporti col Pd, beh, quella è un’altra storia. Marino non è un prodotto compatibile col Renzismo. Il suo profilo potrebbe anche esserlo, ma la sua prassi amministrativa è troppo ideologica, troppo infarcita di benecomunismi, piste ciclabili a caso e finanziamenti a pioggia. E’ il capro espiatorio ideale, l’uomo che si può sacrificare per il supremo interesse della Leopolda. L’unico problema è che se Renzi lo defenestra di persona le prossime amministrative quelli del Pd fanno prima a correrle a Nairobi, avrebbero più speranze di vincerle.

Così bisogna convincerlo a lasciare, possibilmente facendogli sbattere la porta, in maniera da poter fare una campagna elettorale serrata contro di lui. Per questo lo giubilano, l’intento è di insultarlo, non di commissariarlo. Mancano sei mesi al Giubileo, un commissario governativo ci sarebbe stato di certo, persino Marino non poteva non saperlo. E’ il modo in cui questo è stato fatto ad essere così grave da costituire un insulto. Un sottosegretario, l’equivalente politico dell’ultimo degli uscieri, senza preavviso, senza discussione, senza nemmeno l’ombra di una seppur minima compensazione gli ha detto che non avrà alcuna occasione di interferire con l’evento definente di una carriera amministrativa. Come se Pisapia fosse stato commissariato per Expo. Certo, si sarebbe fatto il bene di Expo, ma lui un po’ se la sarebbe presa. Con l’aggravante, per Marino di non avere nemmeno truppe per reagire.

Su questo Renzi vuol creare un incidente che porti a commissariare l’intera città Eterna. Non so, onestamente, se ci riuscirà. So di certo che Roma, come Capitale e come Città, meriterebbe di meglio di questi giochini la cui meschinità sarà l’unica impronta che lo Stato lascerà sul Giubileo.