In 20 parole la seconda enciclica del Papa: “casa comune”, sviluppo sostenibile, stili di vita

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Milano 19 Giugno – Finalmente è stato tolto il velo alla seconda enciclica di Papa Francesco, attesa da tempo. Eccolo, “Laudato si'”, un testo in cui i messaggi che Bergoglio lascia alle genti sono molteplici: dal concetto di “casa comune” a quello di “peccato”, dallo sviluppo sostenibile al gender, dalla corruzione agli stili di vita. Papa Francesco “ha ampiamente e lungamente riflettuto” sull’Enciclica “ma non in solitudine” ha spiegato Padre Lombardi, portavoce della sala stampa Vaticana, durante la presentazione ai giornalisti. Il Pontefice ha raccolto, spiega Lombardi, “il consiglio di tante persone. Un mese fa ha iniziato ha preparare la promulgazione dell’enciclica con i vescovi di tutto il mondo, attraverso le mail”. Qui, in 20 parole, la sintesi di cosa il Santo Padre ha voluto dire al mondo.

1 – Casa comune

La nostra casa comune è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra”.

2 – Peccato

Un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio. La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia. Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio”.

3 – Acqua

“L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Ed è anche una questione educativa e culturale per ridurre gli sprechi”

4 – Poveri

“Il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta. Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

5 – Debito

Il debito estero dei Paesi poveri si è trasformato in uno strumento di controllo, ma non è lo stesso con il debito ecologico. I popoli in via di sviluppo, dove ci sono le riserve più importanti della biosfera, alimentano la crescita dei Paesi più ricchi a prezzo del loro presente e del loro futuro”.

6 – Gli animali

Le crudeltà verso le altre creature di questo mondo finiscono sempre per trasferirsi in qualche modo al trattamento che riserviamo agli altri esseri umani. Il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone. Le sperimentazioni sugli animali sono legittime solo se si mantengono in limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o a salvare vite umane”.

7 – Tecnologia

“L’energia nucleare, la biotecnologia, l’informatica, la conoscenza del Dna e altre scoperte ci offrono un tremendo potere. Ma l’immensa crescita tecnologica non è stata accompagnata da uno sviluppo dell’essere umano per quanto riguarda la responsabilità, i valori e la coscienza”.

8 – Sviluppo sostenibile

Nessuno vuole tornare all’epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo, raccogliere gli sviluppi positivi e sostenibili, e al tempo stesso recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane”.

9 – Aborto

“Non è compatibile la difesa della natura con la giustificazione dell’aborto. Non appare praticabile un cammino educativo per l’accoglienza degli esseri deboli che ci circondano, a volte molesti o importuni, quando non si dà protezione a un embrione benché il suo arrivo sia causa di disagi e difficoltà». No agli «esperimenti con embrioni umani vivi”.

10 – Ogm

Quella degli organismi geneticamente modificati (Ogm) è una questione di carattere complesso, che esige di essere affrontata con uno sguardo comprensivo di tutti i suoi aspetti, e questo richiederebbe almeno un maggiore sforzo per finanziare diverse linee di ricerca autonoma e interdisciplinare che possano apportare nuova luce”.

11 – Ecologia integrale

“Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”.

12 – Droga

“Il consumo di droghe nelle società opulente provoca una costante o crescente domanda di prodotti che provengono da regioni impoverite, dove si corrompono i comportamenti, si distruggono vite e si finisce col degradare l’ambiente”

13 – Diritti dei popoli

“È necessario assumere la prospettiva dei diritti dei popoli e delle culture. L’imposizione di uno stile egemonico di vita legato a un modo di produzione può essere tanto nocivo quanto l’alterazione degli ecosistemi”

14 – Gender

“Non è sano un atteggiamento che pretenda di cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé”.

15 – Generazioni

“La terra che abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro che verranno. Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia. Il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato le possibilità del pianeta, in maniera tale che lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi”.

16 – Energie rinnovabili

“La tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. È indispensabile un consenso mondiale che porti a sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia”.

17 – Corruzione

La previsione dell’impatto ambientale delle iniziative imprenditoriali e dei progetti richiede processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al dovere di informare e a un dibattito approfondito”.

18 – Mercato

“L’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente. Conviene evitare una concezione magica del mercato, che tende a pensare che i problemi si risolvano solo con la crescita dei profitti delle imprese o degli individui. Rallentare il ritmo di produzione e di consumo può dare luogo a un’altra modalità di progresso e di sviluppo”

19 – Progresso

Affinché sorgano nuovi modelli di progresso abbiamo bisogno di cambiare il modello di sviluppo globale. Si tratta di ridefinire il progresso. Uno sviluppo tecnologico ed economico che non lascia un mondo migliore e una qualità di vita integralmente superiore, non può considerarsi progresso”.

20 – Stili di vita

La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini”. L’educazione alla responsabilità ambientale è “chiamata a creare una cittadinanza ecologica”. “La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante. Si può aver bisogno di poco e vivere molto”. La “riconciliazione con il creato” deve essere il frutto di una profonda “conversione ecologica”. Ignazio Ingrao (Panorama)

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