Michelle, ma belle? 130 vigili impegnati per la First Lady

Cultura e spettacolo

Milano 19 Giugno – Uff: molti lo dicono agli amici, tantissimi solo a se stessi. Qualcuno lo sussurra in ufficio, alcuni anche in qualche luogo che conta. Non si può dire, non sta bene. Eppure, è una specie di tam tam silenzioso in città: Michelle? Che palle. Quando venne Angela Merkel bastarono due auto: per la first USA sono trentacinque, e scorrazzano per il centro creando ingorghi pazzeschi e improvvisi. Imprecazioni degli autisti a parte, è un po’ tutto il tono della visita che non sembra esattamente un esempio di understatement, dallo shopping ai transennamenti. La città è tenuta a debita distanza, sporadici i saluti ai milanesi. Le due figlie, belle, brave, sorridenti, sembrano esibite come Violetta Beauregarde in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. E la lezioncina su come mangiare (“a metà mattina qualche fettina di mela con il miele”) ha dato un pizzico sui nervi. Forse complice l’eccesso di elogio mediatico (“regina dell’Expo”, “tenerissima”, “la più attesa”), in città è scattato un certo fastidio. Ma non ditelo in giro.

 Alert Milano

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