Milano 21 Giugno – In piena guerra economica con l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale sul debito del suo paese, il primo ministro greco Alexis Tsipras ha firmato, venerdì, un accordo a San Pietroburgo del valore di due miliardi di euro e prevede l’estensione di un gasdotto russo in Grecia.
Ricevuto da Vladimir Putin per un’ora e mezza durante il Forum Economico Internazionale organizzato dalla Russia, il primo ministro ellenico spera che questo progetto, il cui finanziamento verrà elargito da Mosca, apre grandi opportunità di cooperazione tra Putin e Tsipras . “Sappiamo quanto sia difficile la situazione in cui ti trovi tu e il tuo popolo”, ha commentato il capo di Stato russo, che ha accolto con favore il rafforzamento della cooperazione economica tra i due paesi.
Ma questa mossa non viene vista sotto una luce positiva a Bruxelles. L’UE è attualmente al centro delle discussioni tra la Grecia e i suoi creditori, con la possibilità di impugnare il default di Atene, che vorrebbe addirittura di lasciare la zona euro, ed è più che mai in attrito con Mosca. Alexis Tsipras ha anche chiesto la fine del “circolo vizioso di retorica aggressiva, la militarizzazione e le sanzioni economiche” tra la Russia e l’U.E.
L’accordo sul gas, firmato dal suo ministro dell’Energia Panagiotis Lafazanis, prevede di estendere a partire dal prossimo anno, sul territorio greco, Turk Stream il gasdotto tra la Russia e la Turchia. Nonostante tale progetto sia ancora in fase embrionale, il lavoro di ampiamento del gasdotto sarà eseguito da una joint venture tra la Russia e la Grecia, ma interamente finanziato da un prestito della banca per lo sviluppo russa VEB, secondo il ministro russo Alexander Novak.
Questa nuova alleanza economica con Atene non è limitata solo al gas: secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, e citato dalle agenzie di stampa russe, Alexis Tsipras e Vladimir Putin hanno discusso i modi per organizzare l’importazione in Russia della produzione agricola greca. Tuttavia, ha assicurato, non vi è ancora alcuna domanda di assistenza finanziaria diretta.
La seconda visita in Russia Alexis Tsipras in meno di tre mesi è una doppia battuta d’arresto per gli europei, che vedono Atene più vicina a Mosca e quest’ultima in grado di trovare sempre più alleati tra i paesi occidentali e sempre più in grado di rafforzare la propria capacità di erogazione del gas nel mercato europeo. Giovedì, la società russa Gazprom, ha annunciato la firma di un accordo con alcuni giganti europei nel settore dell’energia aprendo la strada per raddoppiare la capacità del gasdotto Nord Stream, a cui ha aderito la Germania.
Intanto grazie alla miopia e alla sua sottomissione ad Obama, la cui politica estera è la peggiora mai seguita dagli U.S.A., il capo dell’italica giunta golpista, Matteo Renzi, grazie alla sua immobilità e seguendo solo una politica dedita al culto della sua scarsa personalità, continua imperterrito (colpa della natura comunque) a mantenere le ostilità nei confronti di Mosca e grazie alle sanzioni volute dall’inetto inquilino di 1600 Pennsylvania Avenue, in quel di Washington D.C., sta costando al mercato delle esportazioni del made in Italy verso la Russia 246 milioni di Euro (dato coldiretti per il solo mese di gennaio 2015), oltre a questo collasso economico si aggiungerà la perdita di migliaia di posti di lavoro che il job act certo non potrà colmare.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.