Milano 21 Giugno – Oltre 700 gastroenterologi ed endoscopisti provenienti da 12 Paesi al mondo. Sono questi i numeri di Image, evento internazionale dedicato all’endoscopia che prende ufficialmente avvio oggi giovedì 18 giugno in Humanitas. Fra le novità di questa edizione, la tecnologia SpyGlass DS che, utilizzata per la diagnosi e il trattamento di tumori del fegato e dei calcoli intraepatici, permette di accedere alle vie biliari per via endoscopica, evitando di ricorrere in alcuni casi alla chirurgia. L’evento è coordinato dal dott. Alessandro Repici, responsabile di Endoscopia di Humanitas.
Si inaugura oggi la sesta edizione di Image (International Meeting Advanced Gastroenterology Endoscopy), che riunisce la comunità dei gastroenterologi ed endoscopisti italiani e stranieri per due giorni di dibattito e confronto con alcuni massimi esperti internazionali del settore. L’evento è caratterizzato dalla possibilità di assistere a sessioni live e fare il punto sulle più importanti innovazioni tecnologiche e di cura con approccio mini-invasivo per le malattie gastroenterologiche.
Fra le novità che saranno presentate in questa edizione si segnalano, in particolare, la presentazione della tecnologia SpyGlass DS e del device Hot Axios.
SpyGlass DS, il nuovo sistema di visualizzazione per la diagnosi e il trattamento delle malattie pancreatico-biliari
SpyGlass DS è un nuovo sistema di visualizzazione per la diagnosi e il trattamento delle malattie pancreatico-biliari. Questa procedura, utilizzata per effettuare indagini approfondite di colangioscopia e pancreatoscopia, consente di individuare con precisione eventuali patologie del fegato, delle vie biliari, della colecisti e del pancreas. SpyGlass DS è stato utilizzato per la prima volta in Italia dal dott. Andrea Anderloni, Responsabile del Centro Specializzato per il trattamento della patologia bilio-pancreatica di Humanitas. Il sistema è composto dal controller SpyDS e da un catetere monouso SpyScope per garantire massima sicurezza e la migliore qualità delle immagini. Il sensore digitale consente ai medici di inquadrare perfettamente le aree da analizzare, grazie a una magnificazione del campo visivo superiore del 60% rispetto ai sistemi attualmente disponibili, individuare eventuali anomalie, prelevare campioni bioptici o guidare gli interventi per la cura dei calcoli.
Un device per il drenaggio dei fluidi pancreatici guidato dall’ecografia endoscopica
Utilizzato in 5 centri in Italia, Hot Axios è il primo device che consente il drenaggio endoscopico di pseudocisti pancreatiche e raccolte addominali senza necessità di sottoporre il paziente a raggi X, ma ricorrendo all’ausilio dell’ecografia endoscopica. “Il drenaggio dei fluidi e dei materiali pancreatici – spiega il dott. Repici – avviene quindi senza il passaggio obbligato della chirurgia e, anche grazie all’ecografia endoscopica, consente di trattare queste patologie con approccio sempre meno invasivo”.
Formazione e live surgery: ablazioni con radiofrequenza, mucosectomie e dissezioni della sottomucosa
Durante Image, le lezioni teoriche e le sessioni di live surgery verteranno con particolare focus sull’ablazione con radiofrequenza endoscopica (procedura che consiste nella distruzione del tessuto esofageo mediante una fonte di calore) e le mucosectomie (resezioni parziali del tessuto esofageo indicate quando le biopsie evidenziano una displasia di alto grado). Le sessioni di live surgery hanno uno scopo eminentemente didattico e ben si prestano alle peculiarità della formazione endoscopica, che richiede un approccio visivo.
Il trattamento dell’acalasia
L’acalasia è un disordine aro dell’esofago causato dal mancato rilascio dello sfintere esofageo inferiore (chiamato LES) e dalla perdita della normale peristalsi (movimenti intestinali). Ne derivano disfagia (difficoltà a deglutire), rigurgito, scialorrea, calo ponderale e dolore toracico; inoltre la condizione determina generalmente la comparsa di una dilatazione dell’esofago che può assumere una forma cosiddetta “sigmoidea” caratterizzata da curvature nel tratto sovradiaframmatico, con possibili lesioni al tratto terminale. I trattamenti ai quali si ricorre più comunemente per la cura di questa patologia sono la dilatazione endoscopica e la miotomia laparoscopica. Un’alternativa alla miotomia che è rappresentata dalla cosiddetta POEM (Peroral endoscopic myotomy), una tecnica introdotta nel 2008 dal professor Haruhiro Inoue e che prevede un’incisione sulla mucosa esofagea nel tratto medio dell’esofago, con la successiva creazione di un tunnel (tunnelizzazione) sottomucoso lungo la parete destra dell’esofago fino allo stomaco. Una volta conclusa la miotomia, l’ingresso del tunnel sottomucoso viene chiuso con delle clips metalliche, posizionate sempre per via endoscopica. “Studi preliminari – commenta il dott. Repici – hanno dato risultati incoraggianti sull’efficacia di questa tecnica nel trattamento dell’acalasia, e hanno stimolato l’attivazione di studi clinici di confronto tra le varie metodiche terapeutiche”.
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