Milano 25 Giugno – La location scelta per la premiazione ha ben rappresentato quanto l’associazione ha voluto festeggiare ieri sera, presso il vivaio di via Arena in pieno centro Milano. I colori e i profumi dei fiori, quasi a rappresentare l’amore per tutto ciò che è bello, hanno fatto da cornice per l’intera serata. Una piccola orchestrina jazz che con la sua musica ha reso l’ambiente quasi surreale. Una tovaglia di prato fresco sulla quale era adagiato un ricco e sfizioso buffet e in un angolo succhi di frutta e bollicine a volontà.
Primo fra tutti incontro il presidente di Retake Milano, Andrea Amato, che emozionato mi da il benvenuto. Dagli occhi traspare felicità e orgoglio per un’associazione che va avanti da quasi dieci anni e che nonostante le diverse bufere, ultima tra le quali le contestazioni per l’intervento fatto al murales di Pao di Via Cesarino (vedi articolo), hanno ricevuto un riconoscimento dalla Zero Graffiti International, nota associazione californiana che riunisce varie realtà nel mondo che hanno lo scopo di abbattere il graffitismo vandalico e i notevoli costi che le città sostengono a causa di esso (sito).
“Siamo orgogliosi di comunicarvi che l’associazione Nazionale Antigraffiti è stata premiata per l’impegno nella lotta al graffitismo selvaggio per l’anno 2014” Così esordisce Andrea Amato nel discorso di apertura mentre mostra il premio a tutti i presenti, orgoglioso che l’associazione abbia ottenuto tale riconoscimento durante la conferenza di Zero Graffiti International svoltasi a Santa Ana – California nei giorni 19-22 aprile 2015.
Un gruppo solido, fatto di persone che, non solo amano quanto stanno facendo per la loro Milano pur avendo una vita privata fatta di lavoro e famiglia, ma hanno anche dimostrato che niente è fatto a caso. Andrea insieme a Fabiola, Elena e Maurizio sono parte dello staff operativo che prima di ogni clearing programma tutto a tavolino, infatti tra le cose importanti non ci sono solo i permessi ma anche la scelta del colore insieme alla proprietà affinchè sia un vero e proprio restauro. Poi ci sono il reperimento e la gestione dei volontari, la ricerca di fondi economici fatti di donazioni e sponsor e le relazioni internazionali che hanno portato a questo premio.
L’emozione e la felicità è palpabile “Ce lo meritiamo” mi ripetono i volontari “Perché questo dimostra che anche il resto del mondo ha capito quanto amiamo la nostra città, la nostra Milano”. Mentre i miei occhi scorrono sui visi sorridenti, incontro quello di Elena Grandi del consiglio di zona 1, felice di essere presente perché, come Retake anche lei ama Milano e condanna il degrado tanto che, nel mentre l’associazione veniva assediata da insulti e improperi sui social dai soliti fenomeni della tastiera per quel benedetto murales di Pao, si è prodigata nel dare chiare spiegazioni ai tanti, anche attraverso comunicati e altri media, sulla legittimità dell’operato dei Retake. Ma non si è fermata qui, ha proposto il ripristino del murales stesso “questa volta con tutti i permessi in regola” specifica, affinchè tutti possano essere contenti. E così è stato.
Una serata fantastica, con persone fantastiche di cui vale veramente la pena approfondire cosa li spinge a impegnare il loro tempo e le loro risorse per rendere la nostra città più bella.