Milano 1 Luglio – Grande impegno per far si che il Gran Premio d’Italia si continui a correre a Monza. Ieri mattina, presso il «pianeta Lombardia» in Expo, il presidente Sias Andrea Dell’Orto ha incontrato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore regionale all’Expo Fabrizio Sala in occasione dell’evento «Scendi in pista con la Lombardia. Firma anche tu per il Gp di Monza». Sono ormai due anni che la penna di Bernie Ecclestone minaccia di indugiare sulla firma per il proseguo del Gran Premio d’Italia nella calendarizzazione del mondiale di Formula Uno. Due anni che incontri e prese di posizione dello storico patron di Formula Uno mettono in dubbio uno dei momenti più celebrativi dello sport automobilistico mondiale. Ieri mattina Regione e direzione autodromo si sono incontrati per fare il punto e a prescindere dalle decisioni che verranno prese dall’alto per modificare il contratto con Ecclestone, quello che pare importante è sentire la vicinanza dei tifosi e del territorio. «Oggi siamo qui perché non possiamo accettare che il Gran premio di Monza scompaia dal calendario del Mondiale di Formula 1 – ha dichiarato il governatore lombardo -. Il contratto scade nel 2016 e c’è il tentativo da parte di Bernie Ecclestone di toglierlo dal calendario per inserire altri Paesi. Questo è inaccettabile perché il Gp di Monza è un patrimonio anche di cultura oltre che di storia, il gran premio di Monza è la nostra storia ed è la storia dei motori, perché si corre da quando c’è la Formula 1». Oggetto del rinnovo del contratto nel 2016 è un notevole aumento del «cachet» richiesto da Ecclestone. «Per rinnovarlo ha chiesto molti soldi in più – spiega Maroni -. Ovviamente noi come Regione Lombardia non abbiamo denaro da mettere, la società che gestisce l’autodromo ha un budget limitato, ma credo che non si possa per ragioni solo economiche cancellare la storia della Formula 1. Quindi ritengo che la strada giusta sia quella di fare pressione coinvolgendo l’opinione pubblica, il governo e spero anche la Ferrari». Regione Lombardia, come spiegato in dettaglio dal Presidente, ha deciso di scendere in pista per salvare il Gran Premio, coinvolgendo i cittadini e raccogliendo le loro firme «per fare pressione così sul Governo, sul Mondiale di Formula1 e chiamando a raccolta tutti coloro che vogliono salvare questo nostro patrimonio che rappresentano un’eccellenza della nostra Lombardia e del nostro Paese – ha aggiunto Maroni-». Maroni domani incontrerà il numero uno Fca Sergio Marchionne alla riapertura del museo dell’Alfa Romeo ad Arese. «Gli chiederò di essere al nostro fianco in questa battaglia per difendere il nostro Gp – conclude il governatore -. Se la Ferrari dicesse che senza Monza non parteciperebbe più al Mondiale di Formula 1 allora il Gp sarebbe salvo». Per il territorio l’indotto turistico diretto del Gran Premio circa 28,5 milioni di euro, come ha reso noto Camera di Commercio Monza e Brianza. La quota più rilevante va alla ricettività (circa 9,3 milioni), seguita dal commercio per 9,2 milioni, dalla ristorazione per 7,6 milioni e dai trasporti per 2,1 milioni.
Valentina Rigano (Il Giornale)
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