Milano 4 Luglio – Come è noto le piste ciclabili sono l’unica opera pubblica che è stata effettivamente progettata e finanziata da Pisapia. Mentre la Darsena e le metropolitane, ad esempio, sono progetti iniziati anni fa e conclusi sotto questa Giunta, sono le piste ciclabili il principale e unico lascito degli arancioni.
Tante volte abbiamo scritto del vizio di origine con cui sono state concepite: l’ideologia anti auto di Maran e compagni. Per loro la mobilità ciclabile non è una opportunità che si dà a chi può e vuole utilizzarla, ma un simbolo, un fatto di immagine. E quindi la ciclabile, nuovo Vangelo del politically correct, si impone a tutte le obiezioni, spesso di buon senso, sollevate dai residenti sulle conseguenze pratiche derivanti dal restringimento delle carreggiate, dalla eliminazione delle zone di sosta. Volendo sintetizzare Maran ha sempre risposto a queste obiezioni imparate a non usare l’auto!
Oggi però le piste ciclabili sono anche un metro per valutare l’efficienza di questa amministrazione nello spendere i nostri soldi e nella velocità di esecuzione.
In via Tortona/Solari in 6 mesi si è fatto qualche metro di ciclabile, si sono fatti errori comici come far passare l’itinerario lungo la zona colonnine elettriche, nel frattempo il traffico è impazzito; ma soprattutto i cantieri procedono a singhiozzo. Stessa sorte per la pista ciclabile Duomo/Parco Sempione: la Triennale, che è un padiglione di Expo, è circondata da cesate e cantieri abbandonati. Non parliamo poi di Viale Tunisia, altra pista sghemba e scombicchierata.
Con questa efficienza così poco meneghina, con questi tempi da lumaca, quanti secoli ci vorranno, con Maran, Rozza e Benelli, per fare cose più importanti tipo le metropolitane o nuove case popolari?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.