Milano 9 Luglio – Aler decide di tagliare i servizi e, nello specifico, i servizi di pulizia, perché oltre il 40% degli inquilini non paga le spese condominiali. In pratica costringe a vivere con una pulizia precaria tutti gli affittuari delle case. E non mi sembra un’idea per così dire molto brillante. Anche perché il decoro e l’igiene dovrebbero essere diritti acquisiti per tutti. Spiegano all’Aler che ci sono costi insostenibili, che mancano i fondi, che era inevitabile che si arrivasse a ridimensionare i servizi. Quello che meraviglia è che con le stesse giustificazioni, non si fa manutenzione, non si interviene in caso di necessità anche estrema. Olga, ad esempio aspetta da quattro mesi che il tubo eternit delle acque scure nel proprio appartamento, dopo una fatale rottura e allagamento della casa, venga riparato. Eppure ha sempre pagato affitto e spese. Eppure vivere baraccata in attesa di… con i pavimenti e un muro pieno di muffa non è il massimo della salubrità. E qualcuno vada a spiegarle che la morosità di altri compromette la soluzione del problema, magari facendo i necessari distinguo tra morosi per furbizia e morosi per necessità….Olga si sente giustamente trattata da “bestia”, parole sue. Perché pur ammettendo che la morosità di ben 6 milioni di affittuari possa incidere su un bilancio già fallimentare, si facciano le benedette verifiche tra chi può e chi non può pagare. Generalizzare una punizione che è lesiva per tutti, mi sembra profondamente ingiusta.
Dice Giulio Gallera sottosegretario di Regione Lombardia con delega al coordinamento Aler: “Regione Lombardia è assolutamente e profondamente consapevole delle difficoltà che sta vivendo ALER Milano e degli straordinari sforzi che il Presidente Gian Valerio Lombardi e il direttore generale Lorella Sossi stanno mettendo in campo per arginare la situazione di difficoltà e per rimettere in piedi l’azienda. Lo scorso dicembre abbiamo approvato un piano di risanamento aziendale e da allora costantemente cerchiamo di condividere con l’azienda difficoltà e problemi. Siamo altresì consapevoli che il finanziamento connesso al piano di risanamento non ha ancora trovato piena corrispondenza a causa dei vincoli di bilancio imposti dal governo Renzi. Apprezziamo, inoltre, il grande sforzo che sta compiendo il Presidente Lombardi per contrastare la morosità colpevole e le azioni che sta mettendo in campo per aiutare i morosi incolpevoli a rientrare dai loro debiti.
Tutto ciò premesso, abbiamo appreso con stupore dell’iniziativa assunta dall’azienda in merito ai servizi di pulizia e di cui Regione Lombardia non era stata in alcun modo informata. Come fatto fino ad oggi, dobbiamo sforzarci per trovare soluzioni che ci aiutino a ripristinare la legalità, a rendere più efficiente l’azienda ma anche a migliorare la qualità dei servizi offerti nei quartieri popolari.
Abbiamo grosse perplessità che la strada intrapresa dall’azienda di riduzione generalizzata dei servizi sia la strada giusta. Sin da domani incontrerò i vertici aziendali per avere spiegazioni e individuare insieme soluzioni alternative che evitino di danneggiare le già precarie condizioni di vita nei quartieri popolari e di danneggiare chi paga regolarmente le spese condominiali”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano