Milano 11 Luglio – Continuano i concerti che animano l’Edison Open Garden Triennale, il giardino della Triennale di Milano, nell’ ambito del programma Edison Open 4EXPO.
Questa sera i GUANO PADANO
Per chi non li conoscesse Asso e Zeno sono due musicisti di Vinicio Capossela, il loro ultimo disco “Americana” è stato prodotto da Mike Patton, due nomi due garanzie.
“Americana”, non è un disco come tutti gli altri. È un viaggio musicale che parte dalle nebbie della provincia italiana, vaga ubriaco per le inquietudini dell’Europa balcanica, varca l’oceano con un cappello a falde larghe, e approda in America. L’America di Vittorini, di Pavese, di Nanda Pivano, delle strade blu, del poeta mezzo-pellerossa William Least-Heat Moon, che carica tutto quello che ha su un furgoncino scassato e si riprende la sua vita, in strada. È l’America dei cuori solitari cantati da Hank Williams, dei cowboy metropolitani sconfitti di Sam Shepard, che fanno fagotto, abbandonano la propria donna e si ritirano in un pezzetto di deserto comprato con i pochi soldi che hanno in tasca. È l’America impulsiva e vorace descritta magicamente da John Fante, che, come racconta suo figlio Dan nella commovente “Dago Red”, scriveva come un ossesso ma era così povero da non avere nemmeno una “typewriter” per mandare i suoi racconti battuti a macchina agli editori. È l’America con la testa in paradiso e i piedi sprofondati all’inferno fino alle caviglie, sussurrata come una preghiera solenne da un Joey Burns dei Calexico che si cimenta raffinato poeta in “My Town”.
Le chitarre lancinanti di “El Toro”, “Cacti”, “White Giant” e “The Hushed Universe”, attraversano i deserti interiori abitati da poche case, sempre le stesse, ai margini di un mondo antico, fatto di tradizione e sperimentazione insieme. Le ritmiche sono spezzate, mai banali, prendono sempre in contropiede. I fiati (sax, trombone e tuba) riscaldano il cuore inseguendo nenie antiche dimenticate sotto la sabbia. Stratificazioni di memorie, disseppelliti da tre bravi ragazzi con la faccia da killer.
“Folk metropolitano”, mi verrebbe di chiamarlo, dove melodia e rumore, analogico e digitale, vuoto e pieno, uomini soli e donne fatali si versano l’ultimo bicchiere e poi sprofondano allegramente nello stesso letto disfatto fino a quando l’alba non li sorprenderà, nudi.
Il Progetto
Open Night è un viaggio musicale di migliaia di chilometri che esplora territori musicali sempre nuovi e stimolanti.
Un percorso vibrante su binari ben tracciati, un treno in corsa con fermate in stazioni di mete lontane e vicine, guidato dalle esperienze e dalla maestria di musicisti unici.
Il finestrino a cui si affaccia l’ascoltatore mostra un panorama inedito, fatto di musica contemporanea e d’avanguardia proveniente da ogni angolo del pianeta. Dal jazz del Bosforo fino all’electro-acustic tedesca, dal tex-mex del profondo West americano ai sapori speziati delle tabla indiane.
Un caleidoscopio di suoni invaderà la città dell’Expo nei weekend estivi, dandole tinte ancora più vivaci e riempiendola di nuovi linguaggi sonori.
In caso di maltempo i concerti si svolgeranno nel Teatro dell’Arte.
Durante i concerti sono aperti:
Ristorante Terrazza Triennale
Il nuovo ristorante Terrazza Triennale, progettato dallo studio di architettura milanese OBR, interpreta la tradizione della Triennale con una soluzione leggera, rigorosa e dinamica. Salendo sulla Terrazza Panoramica del Palazzo dell’Arte si viene accolti all’interno di una serra trasparente immersa nel verde e sospesa sul Parco Sempione, con una vista spettacolare del Castello Sforzesco e dell’intero skyline di Milano.
Lo chef Stefano Cerveni, 1 Stella Michelin, guida un team di professionisti proponendo i suoi grandi classici e i piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna rimanendo fedele al concept che lo contraddistingue: materie prime che sanciscono il forte legame con il territorio e l’Italia.
Un’osteria con vista che propone una cucina di alta qualità con un servizio dall’attitudine “friendly”.
Lunedì – Domenica 11.30 – 01.00 (chiusura cucina 23.30)
Cova in Triennale
Da aprile a fine ottobre 2015, il Design Café in Giardino diventa Cova in Triennale, grazie alla collaboraione con la storica Pasticceria Cova. Per la prima volta nei suoi 200 anni di storia Cova lascia il centro di Milano, Piazza della Scala prima e via Montenapoleone dopo, e sceglie il Giardino della Triennale.
Lunedì – Domenica 10.00 – 23.00 (apertura fino alle 24.00 nei giorni in cui si svolgono i concerti).
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