Milano 13 Luglio – E’ il crack il demone da cui George Michael non riesce a liberarsi. A rivelare i dettagli del calvario che il cantante sta attraversando sono i suoi familiari. Jackie Georgie, mogli del cugino del cantante, ha raccontato al “Sun” di come il Michael sia stato segretamente in rehab in Svizzera per un anno intero per cercare di liberarsi dalla sua tossicodipendenza. Al momento ha lasciato la clinica ma continua le cure privatamente.
Il crack il problema più pesante. Ma non solo quello. Per lungo tempo George Michael ha assunto di tutto, dalla marijuana alla cocaina senza lesinare sugli alcolici. “Ci sono stati party in cui sveniva dalla quantità di droghe assunte – ha raccontato al “Sun” il cugino -. Si svegliava coperto di vomito. Cose orribili. Stava davvero male”.
“Il fatto che sia stato in rehab per un anno la dice lunga sulla gravità della sua tossicodipendenza – aggiunge Jackie Georgiu -. Tutti quelli che lo vedono dicono che non è più lui, la scintilla se ne è andata. E so che beveva ancora dopo un anno di clinica. E questo è davvero male”.
“Sta facendo soffrire molte persone – continua – comprese le sue due sorelle. E sta mettendo la sua vita in serio pericolo”. Per più di un anno George Michael non è stato visto in giro (e ora si capisce il perché). Nelle foto circolate negli scorsi giorni è apparso irriconoscibile: invecchiato, ingrassato e soprattutto con uno sguardo spento che ne stravolge la fisionomia.
La parente racconta che tutto è iniziato con alcol e marijuana. Poi è stata un’escalation verso l’inferno, con il passaggio all’ecstasy e a droghe sempre più pesanti, fino ad arrivare al terribile crack. (Tg.com)
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