Dieci piccoli Tsipras ed il loro triste destino

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Milano 15 Luglio – Grillo, Salvini, Vendola, Civati, Fassina, Brunetta, Santanchè, Meloni, Di Maio e Di Battista. Tutti  capi e capetti, oggi capretti davanti al freddo macellaio chiamato Realtà. Appassionati difensori dell’uomo forte di Atene, della sua battaglia di libertà. Oggi silenti, come bimbi alla scoperta, tragica ed inequivocabile, che Babbo Natale non esiste. O che la morte (politica) può stroncare anche i più forti. Sono passati dalle grida di esultanza contro un’Europa matrigna, che negava loro i dolci se prima non finivano le verdure, ad una mesta litania ora che il loro capetto ha piegato la testa. Peccato, erano una banda così colorata e rumorosa. Belanti i loro slogan contro l’Austerità, sembravano quasi dei leader politici. Che tragico che è il destino a volte. Se solo la Realtà accettasse di farsi piegare. Ed invece no, Tsipras messo davanti alla catastrofe ha scelto di abbandonare la banda belante e tornare a comportarsi seriamente. Siamo tutti certi che, se avesse potuto, sarebbe scappato ancora. Avrebbe mobilitato le

Meloni-Salvini-Fassina-Civati-Grillo-Vendola-Brunetta piazze. Avrebbe fatto felice Varoufakis, mandando tutti i capi di Stato a quel paese. Ed i nostri piccoli Tsipras avrebbero corso con lui a dare l’assalto ai castelli immaginari, ai Bildenberg, alle Troike, alla Germania cattiva, ed alla Merkel pure brutta, oltre che cattivissima. Sarebbe stata un’estate indimenticabile, in giro per l’Europa dagli altri bambini speciali che tra una mangiata di sabbia ed un’espressione beatamente assente avrebbero urlato in tutte le lingue dell’idiozia il loro no alla Realtà. Ed invece. Ed invece Alexis ha tradito. Dopo 17 ore , dopo 7 giorni, dopo un sacco di promesse. Dopo due piazze. Dopo un referendum. Dopo che i dieci piccoli Tsipras ci avevano davvero creduto. Dopo che uno di loro aveva pure cercato “Stai sereno” in Greco. Cosa che deve avergli dato l’emicrania per diversi giorni, sforzi intellettuali simili sono sconsigliabili ai piccoli Tsipras… dopo tutto questo Alexis si è tolto la giacca e subito dopo si è calato calzoni e mutande.

Ed ora? Ora i dieci piccoli amichetti si sono divisi. La Meloni se la prende con le banche. Tutti sporchi usurai. Tutti vampiri. Aspetto con ansia quando ci rivelerà che sono tutti parte di un complotto plutogiudaicomassonico. Certe cose non cambiano mai. Vendola, Civati e Fassina si voteranno all’irrilevanza, come ogni bravo militante di estrema sinistra in Italia. Anche perchè votarsi all’inutilità è l’unico modo che hanno per prendere un voto. Brunetta e la Santanchè continueranno a militare nel partito che voleva la rivoluzione liberale, che ha avuto spunti libertari e sta morendo di libertinismo, più che sessuale, ideologico. Noi non moriremo di Minetti, ma di Luxuria. Soprattutto perchè altro non ci meritiamo con maitre a penser come questi. Grillo, Di Maio e Di Battista devono ancora capire di aver perso. Adesso vogliono far votare sugli aiuti alla Grecia per stanare gli amici della Merkel. Non è ben chiaro come li scoveranno (sono quelli che votano sì agli aiuti, quelli che votano no, quelli che non ciucciano la copiativa prima di scrivere “Vaffankulo Kasta Rettiliana”?), ma di certo li troveranno e Grillo ci farà un dvd che ogni militante dovrà acquistare in copie multiple. La Grecia non beccherà un euro, Grillo sì ed è così che va il mondo.

Salvini, d’altronde, è forse quello che pagherà di più sul lungo periodo. Ha appena visto che il popolo non ti supporta se fai cavolate con i soldi degli altri. Questo ha mandato in fumo le geniali teorie di Borghi e Bagnai sul sostituire le tasse con l’inflazione. Poi ha visto che la Merkel delle uscite dall’Euro se ne frega, e questo gli ha tolto una nemica. Infine Efe Bal lo ha lasciato. Quest’ultimo dettaglio non è collegato con Tsipras. Ma fa capire che la situazione politica è gravissima, ma ben lungi dall’essere seria.

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