Mondiali russi di scherma: Fiamingo porta all’Italia il primo oro con la spada

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Milano 16 Luglio – Rossella dei due mondi! L’oro della conferma: l’operazione più difficile e complicata, più rischiosa ed esaltante. La spada mondiale resta ancora un affare di Rossella Fiamingo, 24 anni compiuti ieri, e dunque strafelice di essersi regalata la gioia e la medaglia più prezioso. Il titolo iridato è suo a capo di una giornata lunga, con pochi tratti davvero complicati, un derby e mezzo (contro la brasiliana ex azzurra Natahlie Moelhausen, e poi per accedere alle medaglie virtuali, cioè in semifinali contro Bianca Del Carretto). Con una vittoria netta sulla tunisina Sarra Besbes e infine contro la sorprendente ventiseienne svedese Emma Samuelson, domata 15-5 in dopo un match di finale a tratti spettacolare nel quale Ros, autentica figlia dell’Etna, paziente e metodica ma tremenda con la sua lama, dà dimostrazione di tutta la sua bravura, costanza, ostinazione. Dopo l’argento individuale e il bronzo a squadre agli Europei di Montreau, un oro come quello di Kazan, inaspettato, e adesso ancora più bello forse perché preparato con quel precedente che ispirava e reclamava un fantastico bis. Un’impresa che ha solo due precedenti nella storia. Oggi a Mosca, a due passi dal Cremlino e nell’impianto che portò l’oro olimpico ’80 a Patrizio Oliva, s’è celebrata un’altra grande pagina di sport tricolore. C’era commozione ed esaltazione: tutti intorno a Rossella. Un trionfo abbinato anche alla Coppa del Mondo. Fenomenale.
DISCIPLINATA — “Lo volevo, perché la prima volta può essere un caso, ma la seconda…”. La giovane siciliana è determinata e disciplinata: proprio una figlia d’oro. “Da piccola facevo danza e ginnastica ritmica poi mio padre mi ha detto di provare la scherma e da quando ho 7 anni non ho più smesso. La mia giornata è un po’ piena, perché studio dietistica all’università. Sono diplomata anche in pianoforte. Mi alleno 4-5 ore e cerco di conciliare le mie giornate con lo studio, ho recuperato molti esami per essere più tranquilla l’anno prossimo che mi porterà ai Giochi di Rio”. La Fiamingo studia anche le avversarie: “Annoto tutto”. Ci sono ancora tante pagine bianche da raccontare e riempire nel romanzo di Rossella, la regina di spade…
CHE QUARTO — La Fiamingo aveva domato a quarti Bianca Del Carretto 15-4: un punteggio netto, un percorso sempre deciso contro cui la maggior esperienza delle genovese che si allena a Milano nulla ha potuto. Ai quarti femminili la Fiamingo era arrivata cominciando con una vittoria sulla svedese Gars, poi ai sedicesimi il successo contro l’ex compagna Moellhausen – ora in gara per il Brasile – per 15-9 sino al successo delicato sull’americana Hurley per 15-11. Rossella sta mostrando la sicurezza dei giorni iridati di Kazan. Dove battè in finale la tedesca Heidemann, che è stata eliminata proprio dalla Del Carretto per una stoccata (14-13). Tra le donne, out al primo turno per una stoccata al minuto supplementare Francesca Boscarelli, proprio dalla Del Carretto, mentre al secondo turno s’è fermata, per mano della cinese Xu Anqui, Mara Navarria. (Gazzetta dello Sport)

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