Milano 20 Luglio – Matteo Renzi è toscano, come Pinocchio, il burattino dal naso lungo, uscito dalla penna di Carlo Collodi e babbo di tutti i bugiardi del mondo.
Coincidenze, verrebbe da pensare. Il fatto è che Renzi, per la bugia, ha vinto pure un premio, nel 2012, «Il Bugiardino storico», che gli venne assegnato dall’Accademia della Bugia de Le Piastre, piccolo centro sulla montagna pistoiese. Il motivo: una grande bischerata storico-geografica scritta dall’allora sindaco-rottamatore nel suo libro, «Stil novo», dove citando la battaglia di Gavinana confuse il paese teatro dello scontro (ndr, Gavinana, appunto) con un quartiere di Firenze. In una delle prime pagine del libro, non passato alla storia dell’editoria, l’ex rottamatore descrivendo gli affreschi del suo ufficio in Palazzo Vecchio (la sala Clemente VII) annotava: «Alla mia destra c’è La Battaglia di Gavinana, il quartiere che nel 1530, diventa teatro dello scontro tra le forze della Repubblica e quelle di Carlo V che tenta di riportare i Medici in città».
Mal gliene incolse. Quelli dell’Accademia, scanzonati per mestiere, per prenderlo in giro dissero di «aver pensato di fargli ascoltare la registrazione del famoso colloquio tra Francesco Ferrucci e il suo sicario Maramaldo», protagonisti di quella battaglia.
Oggi, dopo aver sentito Renzi parlare da Milano al Partito democratico e ridisegnare, a chiacchiere, la più grande riduzione fiscale mai vista in Italia, a partire dall’abolizione della tassa sulla prima casa, l’Accademia della bugia dovrebbe assegnargli il Bugiardino alla carriera. Si danno gli Oscar, il Leone d’oro, ma Renzi non è ancora un attore da statuetta (pur provando a recitare con una certa insistenza) quindi un Pinocchietto di legno sarebbe perfetto. La Leopolda e Firenze sono state il suo palcoscenico, ma in provincia si sa, il pubblico a teatro è meno esigente. «Essere o non essere», questo è il problema e cos’era, se non una «bugia» quell’Enrico stai sereno, con Letta junior nel ruolo di vittima politica.
La Ministra Maria Elena Boschi (i tratti tra la Madonna e una Fatina) dovrebbe ricordare a Matteo Renzi cosa diceva la Fata Turchina al burattino di legno: «Hai visto Pinocchio cosa succede a non mantenere le promesse!». Non vorremo che Matteo finisse col sotterrare i soldi di noi contribuenti nel campo dei miracoli, sperando di moltiplicarli. Poi chi glielo spiegherebbe agli italiani che son spariti e che è tutta colpa del gatto e della volpe.
Nel 2012 ricevette il «bugiardino d’oro» Ora Matteo si è meritato il premio alla carriera GUARDA LA GALLERY DELLE BUGIE :
Massimiliano Lenzi ( iltempo.it )
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