Milano 25 Luglio – Il trapianto di testa è possibile. A provarlo, per ora su modello animale, il chirurgo cinese Xiao-Ping Ren, che lavora all’ospedale affiliato alla Harbin Medical University: con il suo team assicura in un articolo pubblicato su ‘Cns Neuroscience & Therapeutics’ di aver messo a punto sui topi una tecnica che si potrà applicare anche all’uomo.
Un’idea, quella di trapiantare una testa, o meglio il corpo di un donatore, su un ricevente, portata avanti da anni da un medico italiano: Sergio Canavero , direttore del Gruppo avanzato di neuromodulazione di Torino. Che ad aprile aveva annunciato di aver messo a punto una procedura completa e anche di aver trovato un volontario per la prima operazione del genere al mondo, che nei suoi programmi dovrebbe avvenire nel 2017.
Intanto, in Cina funziona il modello murino di trapianto di testa, che anche secondo i piani di Xiao-Ping Ren potrà servire a persone con gravissime malattie del corpo, che mantengono però una mente sana. Il ricercatore evidenzia che il ‘segreto’ della tecnica risiede nello stabilire un sistema di circolazione incrociata fra donatore e ricevente e nel legare con uno speciale sistema le carotidi e le vene giugulari.
Questo metodo consente di preservare le funzioni neurologiche, come dimostrato dagli elettroencefalogrammi eseguiti sui roditori, così come si mantengono intatti i riflessi nervosi intra-craniali. “In conclusione – dice l’esperto cinese – i nostri risultati sono ispiranti. Il metodo sperimentale che abbiamo descritto consente una sopravvivenza a lungo termine e una gestione del rischio di rigetto, portandoci più vicini all’intervento sull’uomo”. (Adnkronos)
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