Milano 28 Luglio – Per l’istituto l’Italia sta emergendo da 3 anni di recessione. Senza riforme, però, serviranno 20 anni per ridurre la disoccupazione ai livelli pre crisi
“L’Italia sta emergendo da tre anni di recessione”. È quanto si legge nel rapporto conclusivo (Article IV) della missione di monitoraggio condotta nell’Eurozona dal Fondo monetario internazionale. Secondo l’istituto di Washington, nel nostro Paese le priorità sul fronte delle riforme sono quattro: migliorare l’efficienza del settore pubblico e quella della giustizia sul piano civile; migliorare la flessibilità del mercato del lavoro e aumentare la competizione nei mercati dei prodotti e dei servizi. L’Fmi cita i recenti progressi fatti dall’Italia come alcune riforme del sistema giudiziario per accelerare il ritmo con cui vengono condotti i processi, come la nuova legge sulla responsabilitàcivile dei giudici e il Jobs Act.
Tuttavia, “senza una significativa accelerazione della crescita, potrebbero servire 10 anni alla Spagna e circa 20 anni a Portogallo e Italia per ridurre il tasso di disoccupazione al livello pre-crisi” fanno sapere dal Fmi, sottolineando che “un’alta disoccupazione potrebbe probabilmente persistere nel tempo”.
Sono cinque le raccomandazioni dello staff dell’istituzione guidata da Christine Lagarde. La prima è “l’adozione e l’implementazione della pianificata riforma dell’amministrazione pubblica” che tra l’altro dovrebbe trattare anche la gestione delle risorse umane per sbloccare la produttività.
La seconda è data da “ulteriori misure volte a migliorare l’efficienza della giustizia civile” razionalizzando i tipi di casi che arrivano alla Cassazione, permettendo un’ulteriore specializzazione dei tribunali e premendo l’acceleratore sul progetto per lo sviluppo di indicatori sulla performance dei tribunali.
La terza raccomandazione comprende, oltre al rafforzamento delle politiche previste dal Jobs Act, la “legislazione e l’implementazione di misure concrete per ridisegnare” il cosiddetto “wage supplementation scheme” (la CIG) “in un sistema universale di sostegno condizionale alla ricerca di lavoro e al training”.
La quarta raccomandazione del Fondo per l’Italia riguarda una “decentralizzazione della contrattazione salariale per permettere una maggiore flessbilità nei contratti nazionali“. Infine, l’Fmi chiede la rapida approvazione e implementazione della Legge annuale sulla competizione per affrontare le barriere regolamentari esistenti in settori chiave come il retail e i trasporti. Essa “sosterrebbe la crescita”, si legge nel rapporto, che aggiunge: “la piena implementazione di riforme già legiferate da tutti i livelli del governo è necessaria per migliorare il contesto imprenditoriale”. (Panorama)
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