Il Comune sfratta l’Associazione sportiva dilettantistica di Bruzzano, ma aiuta i Centri sociali

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Milano 31 Luglio – “Stavo giusto preparandomi per la conferenza stampa che, io e alcuni colleghi di Forza Italia dovevamo tenere presso il campo della società sportiva Bruzzano AC, per contestarne lo sfratto, quando ho appreso che era avvenuto nelle prime ore di questa mattina – spiega Gabriele Legramandi, consigliere di Zona 9 –  Mi sono subito recato sul posto, dove ho trovato alcuni dirigenti intenti a sgomberare il materiale di loro proprietà e due pattuglie della Polizia Locale a presidiare l’impianto. A quanto mi è stato riferito dal vigile di quartiere, il numero degli agenti impiegati inizialmente era molto più elevato, perché si temeva vi fosse resistenza, ma constatata la buona indole dei presenti il funzionario del settore Sport inviato dal Comune ha concesso loro alcuni giorni per rimuovere le proprie cose.  Sconfortati e delusi invece il Presidente Caprio e il suo vice, con cui ho scambiato qualche parola, speravano in una soluzione diversa, mentre invece dovranno adeguarsi a quanto deciso a Palazzo Marino, cercando di trovare un campo in affitto per evitare che 250 atleti si trovino senza un luogo dove allenarsi e giocare, con la consapevolezza di dovere affrontare questa spesa senza nemmeno potere contare sulle entrate dell’affitto dei campi come accadeva in precedenza. Il Comune di Milano – conclude Legramandi –  ha favorito i propri interessi politici invece a quelli di 250 ragazzi, privati, insieme a tutto il quartiere di un presidio fondamentale per una zona delicata come la Comasina,  dove contribuiva in modo decisivo a tenere i giovani lontani dalla criminalità. Un fallimento totale di questa giunta, gestito con un arroganza vergognosa.

Trovo incredibile l’atteggiamento del Comune – commenta Silvia Sardone, responsabile Sicurezza e Periferie di Forza Italia Lombardia – nei confronti di una pacifica realtà, apprezzatissima nel quartiere. Sembra quasi che l’amministrazione, viste le forze messe in campo per lo sgombero, avesse paura che un gruppo di facinorosi appassionati di calcio li prendesse a pallonate. Allo stesso tempo non posso che evidenziare il diverso trattamento riservato al Bruzzano AC rispetto, per esempio, al Leoncavallo, da sempre salvaguardato a sinistra per interessi comuni e vicinanza politica. Invece una società sportiva, baluardo di socialità in un quartiere difficile, viene abbandonata a sè stessa con i suoi dirigenti trattati come occupanti abusivi da sgomberare all’istante. Tante famiglie del quartiere, purtroppo, si vedranno penalizzate da scelte miopi, figlie di una burocrazia senza senso

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