Milano 7 Agosto – In alcune vie di Milano, da tempo, la situazione dei rifiuti – commenta Silvia Sardone, responsabile del dipartimento Sicurezza e Periferie di Forza Italia e consigliere di zona 2 – ricorda purtroppo il degrado e l’emergenza che sta colpendo ultimamente Roma.
In particolare la zona di Via Padova (e in parte Crescenzago e Cimiano) è colpita dall’incuria, dall’inciviltà e dal degrado. I passaggi di Amsa
non bastano a risolvere la situazione perchè mancano i controlli in queste vie dove persino le forze dell’ordine fanno fatica a farsi vedere.
La realtà quotidiana è fatta di immagini che ritraggono una Milano difficile da accettare: montagne di rifiuti in alcune vie e persino alcuni personaggi ormai professionisti del furto nei punti raccolta dei vestiti per i poveri.
Via Arquà, Via Padova, Via Cavezzali, Via Jesi, Via Conegliano, Via Clitumno sono strade in cui spesso si fa fatica a passare sui marciapiedi a causa dei cumuli di rifiuti. Spiace constatare che il tasso di extracomunitari, spesso irregolari, in questa zona ha un effetto negativo. Molto spesso sono proprio loro, per abitudine o non conoscenza delle leggi, a svuotare cantine o appartamenti e a lasciare i rifiuti per strada a tutte le ore.
Parliamo di zone dove la criminalità è una costante e i rifiuti a tutte le ore sono un biglietto da visita veramente degradante. Bastererebbero piccoli accorgimenti: cartelli in varie lingue per la questione rifiuti, controlli a determinati orari e telecamere. Ma il Comune continua ad abbandonare questa periferia che ormai è stranota per il livello di degrado e insicurezza.
I cittadini vorrebbero più presenza delle istituzioni e invece devono confrontarsi con un Sindaco e una Giunta che continuano, incredibilmente, a vantarsi del modello di (finta) integrazione di Via Padova. Non è accettabile che i residenti di questa zona ogni giorno, uscendo di casa, siano assediati dai rifiuti. Non è solo una questione di decoro ma anche sanitaria. I cittadini di questo quartiere non vanno abbandonati a queste scene, il Comune intervenga con un piano straordinario
In allegato foto di questi giorni
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