Sindacato Polizia: mancano le volanti e un’auto su tre è in riparazione

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Milano 17 Agosto – «Mancano le volanti. E la cronica carenza di mezzi si fa sentire particolarmente in questi giorni ferragostani, con milioni di concittadini e turisti che si muovono nel nostro Paese». La denuncia arriva dal Sap, Sindacato autonomo di polizia, che fornisce i dati delle principali città tra cui Milano. All’ombra della Madonnina «abbiamo poco meno di 600 autovetture di cui 170 in officina», tuona il sindacato, secondo cui dal meccanico ci sarebbero soprattutto volanti. Ma anche macchine in borghese, civette e moto. In base ai suoi calcoli, ne resterebbero circa 430 in città. «Un terzo di mezzi è in riparazione costante, tra cui le volanti che hanno in media 250 mila chilometri». Dito puntato anche contro «usura e manutenzione carente». Un rappresentante sindacale spiega al telefono che un tempo «c’erano i meccanici interni alle questure che controllavano le auto tra un turno e l’altro. Ora, invece, vuoi perché il servizio è stato esternalizzato, vuoi perché il numero di mezzi si è ridotto, le auto vengono utilizzate di continuo nell’arco della giornata. Di conseguenza si usurano prima».

Ancora: «Se a tutto questo aggiungiamo i problemi di organico, di carenza delle divise, di scarsità di munizioni, di benzina per le macchine e carta per gli uffici, il quadro è completo. Un quadro disastroso. Buon Ferragosto ai miei colleghi che, con mille sforzi, garantiscono la sicurezza dei cittadini», dice Gianni Tonelli, segretario generale di Sap. A Milano, c’è da dire, i controlli si sono però rafforzati per via dell’Expo. Già ad aprile erano state messe in campo 3.796 unità in più inviate dal Viminale, “rinforzi” per polizia, carabinieri, finanzieri e non solo. E sono 490 gli obiettivi sensibili protetti da un dispositivo di uomini e mezzi giudicato a più riprese «senza precedenti». La palla lanciata dal Sap viene raccolta dal vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo FdI-An in Regione, Riccardo De Corato: «Sarebbe opportuno che il ministro dell’interno Alfano si occupasse di fornire alle forze di polizia mezzi e strumenti adeguati per la loro opera di controllo del territorio, anziché avere come priorità il collocamento dei migranti clandestini negli ostelli, costringendo i sindaci a compiere salti mortali». Ma si rivolge anche all’amministrazione comunale: «I vigili potrebbero essere tranquillamente impiegati per rafforzare il presidio delle forze dell’ordine nelle periferie di Milano». (Il Giorno)

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