Milano 18 Agosto – È salito ad almeno 22 morti e 123 feriti il bilancio dell’attentato che alle 19 di lunedì (ora locale) ha colpito al cuore Bangkok con una bomba esplosa di fronte a un tempio indù, in un quartiere commerciale della capitale thailandese molto frequentato da turisti. Lo ha reso noto il portavoce della polizia, Prawut Thavornsiri. Tra le vittime ci sono anche 8 stranieri: 5 cinesi, 2 malesi e un filippino. Il capo della governo militare al potere, il generale Prayuth Chan-ocha, ha anche aggiunto che è stato identificato, grazie alle telecamere nell’area, il sospetto autore materiale della carneficina, l’uomo che ha materialmente piazzato l’ordigno.
Identificato un sospetto
«Oggi abbiamo un sospetto che è stato registrato dalle telecamere ma (l’immagine) non è chiara …stiamo cercando questo tipo», ha detto il generale aggiungendo che si ritiene che sia membro di «un movimento anti-governativo che a base nel nord est della Thailandia». Il riferimento – politicamente rilevante – è alle cosiddette «camicie rosse» (Fronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura), considerate vicine alla famiglia dell’ex premier Thaksin Shinawatra e alla sorella, Yingluck, deposta il 7 maggio 2014 da una decisione della Corte Costituzionale. Gli Shinawatra sono considerata nemici dell’attuale giunta militare al potere. Il generale Prayuth, che è anche primo ministro, ha anche annunciato di aver effettuato un rimpasto di governo e di aver sottoposto all’anziano e malato re, Bhumibol Adulyadey, la lista per ottenere la sua approvazione.
«Il peggior attacco di sempre»
«E’ il peggior attacco che mai si è avuto in Thailandia», ha detto ancora Prayuth Chan-ocha . «Abbiamo avuto piccole bombe o disordini, ma questa volta hanno colpito vite di innocenti, vogliono distruggere la nostra economia, il nostro turismo», ha detto ancora Prayuth sottolineando che dalla dinamica dell’attacco è evidente come l’obiettivo fosse quello di provocare il massimo numero di vittime, in una zona affollata di turisti. (Corriere)
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