Milano 22 Agosto – Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata la stessa persona, nazionalità italiana, sui 40-50 anni, che giovedì ha accoltellato due anziani ottantenni, a Villa di Serio e Alzano Lombardo. Entrambi, fortunatamente, non sono in pericolo di vita e a nessuno dei due, a quanto risulta, sarebbe stato portato via nulla. Questo particolare potrebbe far escludere l’aggressione a scopo di rapina, ipotesi che non viene tralasciata definitivamente. Anche alla luce di questo i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Bergamo e i colleghi della polizia locale di Alzano Lombardo in queste ore starebbero concentrando le loro attenzioni sulla pista dello squilibrato, pur lasciando aperte altre soluzioni.
Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare proprio dalla visione delle immagini delle telecamere che si trovano all’interno del parco Montecchio, ad Alzano Lombardo. Un lavoro certosino da cui le forze dell’ordine sperano di poter trovare la soluzione di questo giallo che tiene con il fiato sospeso due paesi confinanti. La prima aggressione in ordine di tempo è avvenuta poco dopo le 7 del mattino davanti al bar Bistrò, di Villa di Serio, in via Locatelli. Nel mirino è finitoAntonio C. di 82 anni, residente in paese. Secondo una prima ricostruzione, il pensionato pare stesse aspettando l’apertura del locale. A un certo punto si è avvicinato un uomo che lo ha colpito al petto con un coltello e poi è fuggito. L’anziano, dopo essere stato ferito, si è accasciato a terra e ha chiesto aiuto. Alcuni cittadini che abitano in zona hanno dato l’allarme. Ieri l’uomo, ancora visibilmente scosso per quanto gli era accaduto, ha ricordato quei momenti in cui ad un certo punto ha temuto il peggio.
Ancora più inquietante il secondo episodio, quello di Alzano Lombardo, accaduto alle 18.10. Luigi N., 85 anni, residente in via Lombardia 15, quartiere Agri, ad Alzano Lombardo, stava camminando lungo il sottopasso che collega la strada con il parco Montecchio, dove si trova la biblioteca comunale, in via Paglia. L’uomo, che frequenta ogni pomeriggio e quasi alla stessa ora la biblioteca («Viene qui per leggere i giornali», ha detto uno degli impiegati) nel sottopasso ha incontrato l’aggressore che, forse dopo una discussione, lo ha colpito alla schiena conficcandogli il coltello da cucina. L’85enne al momento non si era accorto di nulla, tanto è che ha percorso circa 200 metri con il coltello nella schiena, con la lama che era penetrata almeno una decina di centimetri.
Solo una volta varcato l’ingresso della biblioteca, barcollante, ha farfugliato «Ho qualcosa che mi fa male», prima di accasciarsi su uno sgabello, vicino agli scaffali. Soccorso, l’85enne è stato portato alle Cliniche Gavazzeni dove è stato operato per l’estrazione della lama. «Non ho la minima idea di cosa possa essere accaduto – ha raccontato la moglie Cadiga, di origine indiana -. Nemici? No, Luigi non è proprio il tipo da far male a qualcuno. Mi auguro solo che possano prendere l’aggressore di mio marito». (Il Giorno)
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