Milano 24 Agosto – L’artista cinese Ai Weiwei, dopo un arresto in patria nel 2011 senza imputazioni chiare, fu detenuto per 81 giorni, e in quella occasione i documenti gli vennero confiscati. Privato della libertà di espatriare e confinato nel suo studio alla periferia di Pechino, Ai Wiwei ha continuato a lavorare e a comunicare attraverso il web, senza smettere di manifestare il proprio dissenso nei confronti delle autorità cinesi.
Sanfelice (Arte.it)
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